1. Beyond the White: Indian Target


    Data: 10/05/2021, Categorie: Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... avrebbe dovuto saperlo, a parte lei. Il membro di Jhon si ergeva granitico. -Avevamo un programma, Dalima. Sarebbe ingiusto non onorarlo.-, disse l’uomo. Lei si lanciò su di lui. Lo bloccò sotto di sé. Fanculo il resto. Fanculo tutto. Quello stronzo voleva giocare? E che si giocasse, allora! Afferrò il suo pene introducendoselo nella vulva aperta e umida. Affondò sino in fondo senza curarsi di niente. Inarcò la schiena. Sentì Kingsword stringerle i seni con foga.
    
    Dalima aumentò il ritmo, piantando le unghie nel petto dell’uomo come a volerlo sventrare. Jhon le fece perdere la presa. Lei ringhiò qualcosa in hindi. Lui sorrise. Lei gli tirò un ceffone, lui ribatté con un suo. Lei sfilò lo spillone. Lo chignon si sfaldò, i capelli neri come una colata d’inchiostro improvvisamente liberi lungo la schiena. Lo spillone calò. Jhon intercettò. -Continua stronzo! Se vieni prima che io abbia goduto ti ammazzo!-, esclamò Dalima. Continuavano a contendersi lo spillone mentre le mani afferravano, graffiavano, i sessi si avvicinavano e allontanavano e i respiri divenivano ansiti ai limiti dell’apnea.
    
    Patil, inchiodato allo schermo, si alzò. Era troppo. Troppo! Lei non l’aveva mai fatto con lui! Non gliel’aveva mai permesso! E quel bastardo americano ora poteva averla? Così come se nulla fosse? Non lo poteva tollerare. -Che faccio capo?-, chiese il collega. Patil cercò di ritornare lucido. -Niente.-, sibilò. L’altro annuì. Uscì per andare in bagno. Patil espirò. Spense il monitor. ...
    ... Non voleva vedere il resto. Aveva visto abbastanza. -Me ne occuperò io.-, disse a sé stesso.
    
    La cavalcata di Dalima l’aveva portata già a godere due orgasmi che, sommati a quello di poco prima l’avevano fatta sentire in estasi. Decise: Jhon Kingsword aveva superato la prova. Lo spillone cadde. Lo lasciò cadere senza sforzo. E fu allora che l’uomo fece la sua mossa: la rovesciò sotto di sé, possedendola con foga. A Dalima Kothil non importava più: voleva godere. Il torace di Jhon era pieno graffi. I seni di lei dolevano a causa delle attenzioni dell’uomo. Un ennesimo orgasmo la scosse, proprio mentre lui, sfilatosi in extremis, eiaculava a grandi fiotti sul suo pube. Crollò accanto a lei. Rimasero fermi respirando, riprendendo fiato. Il tempo parve allungarsi, come un nastro di Moebius per entrambi. Poi, Dalima si alzò. Recuperò gli abiti, ma non li mise. Non subito. -E ora, la parte difficile.-, disse Jhon. -Le risposte.-, nessun’esitazione da Dalima Kothil. -Concise e incisive-, condizione non negoziabile da parte di Jhon Kingsword. -Molto brevemente, eliminerete gli agenti indiani che vorrebbero un conflitto. Una cosa semplice, no?-, chiese l’indiana. Frugò negli abiti. Trovò il pacchetto, estrasse e accese una sigaretta. Ne offrì una al suo nuovo amante. Era stato bravo, l’aveva fatta godere come nessuno aveva saputo fare da molto tempo. Fumarono piano, poi lei si stese a letto. -Elementare, ma lacunoso. Il Pakistan?-, ancora domande da Jhon. Ancora interrogativi. -Il ...
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