Beyond the White: Indian Target
Data: 10/05/2021,
Categorie:
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... pakistan niente. Non ha avuto praticamente alcuna perdita reale.-, disse Dalima.
Un nuovo livello di verità stava venendo svelato. James si alzò, avvicinandosi su gambe incerte al mobile bar. Trovò la bottiglia. Scotch inglese. Verso due dita. Bevve. Offrì a Dalima. Rifiutò. -Mi stai dicendo che a far fuori Tah non sono stati i Pakistani?-, chiese l’uomo. -No. Persino loro sanno che non sarebbe una buona idea. Ma incolparli è stato facile. I servizi indiani volevano questo.-, Dalima sorrise, -I loro servizi allo stesso modo ma l’Afghanistan non è un vicino tranquillo.-. Jhon annuì. Fece connessioni, si ridistese. La testa macinava dati. -Pensaci, Jhon. I politici indiani sono un gioco al massacro alcune volte. Voi volevate rimuovere Tah, no?-, chiese Dalima Kothil. -Lui voleva la guerra. Tu no? Eri sua moglie.-, rispose lui con un’ennesima domanda. -Sì. Ma non sono cieca. L’India non può permettersi il conflitto a dispetto delle opinioni dei più facinorosi.-, ribatté la donna. L’uomo rifletté. Elementi andavano al loro posto. Pian piano, il mosaico prendeva forma. -I tuoi amici capirebbero, Jhon? È nel mio interesse che i miei piani procedano senza intoppi. È nell’interesse dell’India, del Pakistan.-, Dalima si protese. Lo baciò. Una mano scivolò al sesso ormai molle, adagiato sulla coscia di Jhon, -E ora è anche nel tuo interesse.-. Carezzò appena. -Farò sì che capiscano.-, disse Jhon Kingsword. Di rado aveva fatto sesso con una simile foga. E dopo il sesso, quelle ...
... rivelazioni gli impedivano di pensare lucidamente. Doveva riposare, o provarci, almeno, ma scoprì di non sentirsi in grado di farlo. Troppe rivelazioni, e troppa adrenalina, le endorfine rilasciate non placavano interamente i processi mentali. Carezzò distrattamente il viso e il collo della sua nuova amante. -Pensaci, Jhon. Pensaci bene. Qui…-, la mano che carezzava il pene dell’uomo scese a stringere, -Rischiamo tutti moltissimo.-. Lui annuì. “Alcuni più di altri, sicuro.”, pensò. La mano prese nuovamente a carezzarlo, strinse e lasciò i testicoli un paio di volte, arrivando sino al perineo in una carezza tutt’altro che innocente. -I rischi sono il mio pane quotidiano. Da quando ho memoria.-, rispose Jhon. Scese verso il seno di Dalima. Strinse il capezzolo. Lei gemette. -Vedo.-, disse soltanto. La carezza stava diventando una masturbazione in piena regola. E Jhon non si sorprese ad aver già un principio di erezione. Scese con la mano. La donna era altrettanto eccitata a giudicare dai capezzoli irti e dalla vulva che pareva ancora dilatata. I ragionamenti potevano aspettare. La baciò e iniziarono il secondo round.
L’uomo fu svegliato da un rumore. Bussavano alla sua porta, strappandolo al sogno. Non che fosse poi granché di sogno. Stette ad ascoltare. Due colpi, silenzio, due colpi. Andò ad aprire. Nô entrò, avvolta in un sari indiano. -Decisamente bellissimo.-, disse l’uomo con un sorriso. La giapponese sorrise di rimando. Gli occhi di lei però erano intenti sulle videocamere, ...