Il regalo di eric
Data: 28/02/2021,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... quando eravamo da soli in casa la ballavamo. Avevamo la relazione perfetta, in tutto eccetto una cosa: non potevamo parlarne con qualcuno. Oltre a Sara non avevo nessuno con cui parlare di questi sentimenti di felicità.
Eravamo a casa di Eric e guardavamo un film con Sara. Non essendoci nessun’altro io ed Eric ci coccolavamo. Era il compleanno di mia mamma quel giorno ed avevamo deciso che quella sarebbe stata la sera in cui le avremmo detto di noi.
"Ehi?" Disse Eric per attirare la mia attenzione.
"Sì, baby?"
"Stavo pensando. Perché non la portiamo all’Olive garden, le piace quel cibo. E potrebbe rendere più accettabile il colpo."
"Sì, mi sembra una buon idea." Mi accoccolai più vicino a lui. "Dannazione, come ti amo."
"Anch’io ti amo, baby!" Mi disse baciandomi la fronte. Poi riportammo la nostra attenzione al film.
Dopo essere andati a prendere mamma, dicendole che avevamo una sorpresa per lei, presi l’autostrada per andare al ristorante. Parlavamo e giocavamo.
Non so cosa accadde, girai la testa per un secondo per indicare qualche cosa alla mamma. Subito dopo sentii di essere spinto in avanti, sentii lo stridio del metallo. Poi sentii che l’air bag scoppiava, siccome ero addossato al volante, mi prese dietro, mi salì il sangue agli occhi e persi conoscenza.
Eric venne verso di me dall’oscurità dove mi trovavo; sapevo che stavo sognando, non so come, ma lo sapevo. Eric mi fece segno di seguirlo, ma più correvo, più lontano lui andava. Gridai il ...
... suo nome ‘EEEEEERRRRRRRRRIIIIIIIICCCCCCCCC’ ma lui non sembrò sentirmi. All’improvviso la sua silhouette sparì, sostituita da una luce brillante. Io fremevo, non nel sogno; no, era una cosa diversa.
Aprii gli occhi e vidi un’infermiera vestita di bianco davanti a me che mi puntava la luce bianca di una penna negli occhi.
"Dannazione, mi tolga quella roba dalla faccia." Ringhiai
Immediatamente la luce svanì, dopo qualche secondo i miei occhi si adattarono alla luce, ma non era tutto chiaro. I miei occhi erano ancora piuttosto sfuocati, vedevo solo le ombre delle persone.
"Do...? Dove sono? " Io chiesi alle ombre.
"Shhh, è tutto ok Giacomo, vai benissimo." Disse una voce. Capii immediatamente chi era. Era Sara. La sua voce acuta fu sostituita da una voce più seria, più profonda, più quieta.
"Sara? Co...? Stavamo guidando… da qualche parte. Ho sentito una forte botta. Ho picchiato la testa e… ed Eric. Dove è Eric? Mamma sta bene? Stanno bene? Mamma!" Gridai.
"Shhhh, Giacomo. Tua mamma sta bene. La dimetteranno oggi."
Ora i miei occhi vedevano chiaro e vedevo lacrime sulla sua faccia. Una fredda paura afferrò il mio cuore.
“E Eric, sta bene?" Implorai.
"È nella stanza vicina. Sei qui da tre giorni" Rispose. Sentì delle voci familiari fuori della stanza e mi disse: "Torno presto, sono arrivati i miei genitori." Ed uscì dalla stanza.
Girai la testa verso la finestra, le imposte erano parzialmente chiuse e non avevo luce negli occhi. Improvvisamente ...