1. Il regalo di eric


    Data: 28/02/2021, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... Giacomo. Stavo dicendo di non dimenticarti di fare i compiti. E tieni la casa pulita. E assolutamente, naturalmente, niente feste. Ti voglio bene, probabilmente sarò a casa domenica. Mi verranno a prendere con un taxi, quindi non preoccuparti di venirmi a prendere. Ok, devo andare. Ti voglio bene. Ciao! - clic - biip
    
    Non c’erano altri messaggi, quindi andai al frigorifero. Lo aprii e mi resi conto che non c’era dentro niente da mangiare. Pensai che avrei fatto un buon uso dei soldi di mamma. Andai disopra e vidi che Eric era nella doccia. Siccome ero nudo, mi avvicinai, tirai la tenda da parte ed entrai. Lui si stava lavando sotto le braccia. Gli sorrisi, presi il sapone e cominciò delicatamente ad insaponare la sua pelle morbida. Gli lavai ogni parte del corpo, esplorandolo mentre lo facevo. Poi gli passai il sapone e fece lo stesso con me. Tutto lo sperma essicato sembrò sciogliersi sotto l’acqua calda. Lui finì di insaponarmi, io mi sciacquai ed uscii, lui uscì dopo di me.
    
    Ci asciugammo l’un l’altro e poi tornammo nella mia stanza. Lui non aveva vestiti di ricambio, così gliene prestai un po’ dei miei. E devo dire che era maledettamente eccitante con la mia t-shirt!
    
    Andammo in macchina, accesi il motore che cominciò a ruggire mentre indietreggiavo sul passo carraio. Mi si mise accanto e mi circondò con un braccio. Gli sorrisi, avevo già dimenticato la fame, ma il mio stomaco no. Era vuoto e ringhiò in protesta.
    
    "Eric, ho un po’ di soldi. Dove vuoi andare per ...
    ... cena?"
    
    "Non so. Da qualche parte che rimane aperto sino a tardi. Sono le 12" Disse guardando l’orologio.
    
    "Hmmmm" Ci pensai per un momento: "L’unico aperto è Espresso e Panini. Che ne dici di un grosso panino di tacchino?"
    
    Ci pensò per un minuto: "Si, mi sembra una buona idea."
    
    Arrivammo al negozio, parcheggiammo ed entrammo
    
    "Eric! Ehi fratello, come va?" disse una voce che riconobbi immediatamente come quella della sua sorella maggiore. L’avevo sentita alcune volte quando chiamavo al telefono Eric, ma non l’aveva mai incontrata.
    
    Lui si girò per vedere chi l’aveva chiamato. I suoi occhi si accesero e disse: "Ehi sorella, che ci fai qui, pensavo fossi ancora al lavoro.”
    
    Lei prese una sedia da un tavolo vicino e l’avvicinò al nostro. "No, ho finito. E lui chi è?" Chiese accennando con la testa verso di me.
    
    Sorrise e prima che il fratello rispondesse disse: "Il tuo ragazzo? Wow, è carino. Hai scelto..." Si bloccò quando Eric le lanciò un ‘tieni la boccaccia chiusa’.
    
    Io ero seduto gelato fissandola come se le fosse cresciuta una seconda testa o una terza tetta. Lei mi guardò e rise. Eric mise una mano sulla mia e disse: "E’ tutto ok, Giacomo. Lei sa che sono gay e non ha problemi."
    
    Le sue mani ora stringevano le mie. Lo guardai, aveva quel sorriso contagioso, io gli sorrisi e ridacchiai.
    
    "Quindi non mi devo preoccupare di lei, eh?" Dissi sorridendo.
    
    "No. E poi amo il tuo accento, è coosì sexy." Disse lei ridendo "Bene cosa volete, ragazzi? Oggi ...
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