1. Dall'altra parte della strada


    Data: 05/05/2018, Categorie: Etero Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    ... Mentre si alza dalla poltrona una mano si muove a sfiorare la patta dell’uomo, l’altra scompare dietro la schiena. La lampo scorre, il vestito scivola lungo il suo corpo lungo e flessuoso prima di accasciarsi a terra. Si volta verso l'uomo, forse gli sorride. Le dita cercano le spalline del top in seta, che ben presto precipita sul pavimento a fare compagnia al vestito, svelando un intimo semplice e allo stesso tempo prezioso, scuro, di pizzo, non una roba da Shein. Scavalca gli indumenti con un gesto elegante, entrambe le mani si nascondono a sganciare il reggiseno. So che ci hanno visti, adesso so anche che li abbiamo eccitati. Ora che le lacrime si asciugano e il respiro diventa meno affannato li vedo sempre meglio.
    
    E' mai possibile che Luca non si sia accorto di nulla? Nel suo riposo ansimante mi bacia il collo e la schiena, mi strizza un capezzolo, mi sgrilletta, mi accarezza il culo e una coscia. Per qualche secondo i due scompaiono alla mia vista: Luca mi ha sussurrato "voglio scoparti ancora, tutta la notte" e io gli ho risposto "sono nata per questo", il mio alito ha appannato ancora il vetro, lasciando una visione chiara dei soli capelli biondi della donna.
    
    Quando l'alone svanisce vedo le mammelle un po' cedenti, non grandi ma comunque capaci di riempire le mani dell'uomo. Offre il suo seno con le braccia distese lungo i fianchi. Senza ostentazione ma quasi con fierezza. La sua reazione al possesso del maschio è fatta di movimenti quasi impercettibili. Non ...
    ... c'è femmina umana sulla faccia della Terra che non sappia cosa sta pensando e desiderando in questo momento.
    
    - Ci hanno visti – miagolo senza staccare gli occhi da quel salone.
    
    - Lo so… - sussurra Luca – buon per loro, no?
    
    - Guarda…
    
    - Li vedo, vuoi che ci mettiamo a letto?
    
    - No… no. Solo, ti prego, non uscire…
    
    - Speriamo – risponde Luca – vuoi guardare? O vuoi… essere guardata?
    
    - Tutt’e due le cose.
    
    - Ti eccita?
    
    - Sì…
    
    - Cosa ti eccita di più?
    
    - Il tuo cazzo ancora dentro di me.
    
    - Volevo dire... cosa ti eccita di loro.
    
    - Lo stanno per fare come lo facciamo noi – rispondo.
    
    *****
    
    L’ho notata solo io questa piccola incongruenza temporale? Sì, perché se qui è “dove tutto è cominciato”, se questa è una “prima volta”, significa che non l’abbiamo mai fatto prima. E allora come posso dire che lo fanno come lo facciamo noi? Tuttavia, per casi come questi a Roma c’è un modo di dire molto efficace: sticazzi. E’ un sogno ad occhi aperti, non è il caso di starci tanto a pensare. Io invece, sai Luca, penso un’altra cosa. Mi sa che stasera dopo che me l’hai leccata devi scoparmi così, ok? Harder and harder.
    
    *****
    
    Come conseguenza dei miei pensieri sporchi, l’uomo volta la donna di spalle e le afferra ancora una volta i seni. Lei si inarca un po’, piega morbidamente la testa all’indietro come a cercare il contatto con lui, forse un bacio. Continua ad accarezzare il pacco dell’uomo con la stessa sensualità di prima. Posso sentire il brivido nel ...
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