1. Dall'altra parte della strada


    Data: 05/05/2018, Categorie: Etero Autore: RunningRiot, Fonte: EroticiRacconti

    ... due lo sa.
    
    Allora comprimiamo tutto quello che è successo davvero tra noi nello spazio di una passeggiata e di una cena. Tutto il bello di quello che è successo tra noi, beninteso. Il resto... beh il resto dimentichiamolo. Mettiamoci dentro attrazione, fascinazione, conoscenza, desiderio, confessioni, innamoramenti, chissà-come-mi-scopa, chissà-se-è-troia-a-letto, mai-più-senza-di-te e altre cose varie. Tutto in quel breve lasso di tempo lì. E a lui diamo un po' di boost, eh? Non intendo dire arroganza, intendo dire più decisione, questo sì.
    
    Occhi aperti, adesso, e mani in posizione. Buio in sala, si comincia.
    
    "Stanotte dormi con me", dopo il terzo bacio fuori dalla steak house. Senza punto interrogativo, come se fosse già chiaro, già deciso. Nevica e i fiocchi si appoggiano sulle nostre teste così come io mi appoggio contro il muro e mi sottraggo alle sue labbra per dare un tiro alla sigaretta. La zip del mio parka giallo che si abbassa quasi per magia, le sue mani che corrono su per la lana del maglione fino a tastarmi le tette, a cercare di prenderne possesso, la sua lingua nell’orecchio e sul collo. Lascio cadere le braccia lungo i fianchi, consegnandomi.
    
    Ci arrestano se mi scopi qui, vero? Se mi penetri e mi inchiodi al muro, voglio dire. Sì, ok, stanotte dormo con te. Perché è tutto già chiaro, già deciso. E anche le notti a venire. Sono tua, corpo, mente e cuore. Pregi e difetti. Beh sì, sono stronza, troia e lunatica in modo patologico. Ma non illuderti, ...
    ... ho anche dei difetti sai?
    
    Sono sua, nella penombra di questa stanza d’albergo sono sua. Glielo voglio dire, glielo voglio gridare, glielo voglio piangere. Come all’inizio forse non facevo ma ora ho imparato a fare. Immagino che lui se ne renda conto, che sappia che può ottenere tutto. E’ proprio per questo, perché lo sa, che mi sussurra la sua voglia oscena. Io non desidero altro che eseguire il suo piccolo comando e sono felice che il letto non lo degni di uno sguardo, perché ci sarà tempo anche per il letto, ma dopo.
    
    La sua voce alle spalle: “Mettiti lì”. Mi spoglio dove la luce della città non trasforma ancora il buio in penombra e poi avanzo verso la parete di vetro. Lo so che mi sta guardando e a me questa cosa mi fa sbroccare. Ti piaccio? Sono troppo magra? Però guarda com’è dritta la schiena dove scendono i miei capelli biondi, guarda che belle gambe. E il culo, lo so che mi stai guardando il culo, tutti mi guardano il culo.
    
    Mi appoggio al vetro, è freddo, lo sento sui palmi delle mani. Gambe aperte, braccia aperte, in alto. Una X umana. Testa reclinata un po’ in basso, in attesa. Vetro che sale su dal pavimento al soffitto, la città ai miei piedi. Il desiderio pulsante mi sgorga da dentro, tracima. So cosa sta per succedere e lo voglio tutto. Per quanto riguarda i baci abbiamo già dato, i preliminari un’altra volta, le parole d’amore verranno. Adesso solo le sue mani sulle spalle e il suo cazzo duro e caldo che mi trafiggerà. La cosa più dolce che può fare ora ...
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