Sei amiche in videochat – capitolo 6 di 9
Data: 02/05/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Autoerotismo
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... fratello.’ A volte le stringeva il collo o le schiaffeggiava le bocce fino a farle male, continuando a scoparla. Quasi tutte le sere si sarebbe potuto sentire la sua mano lavorare freneticamente sul suo inguine, il nome di Marco sussurrato nel buio con una voce sempre più profonda fino a percepire davvero la rete cigolare sommessamente e le gambe della ragazza strusciare tra le coperte, ed infine un sospiro di soddisfazione precedere il silenzio della notte. Quei pensieri e l’acqua che pioveva su di lei le ricordarono qualcos’altro, e più precisamente quanto aveva accennato Beatrice prima che il suo racconto venisse reindirizzato da Anna sulla sera in cui aveva fatto sesso con Marco. La ragazza aveva detto qualcosa sul fatto che aveva voglia di darsi piacere con il soffione della doccia, un metodo che Chiara non aveva mai nemmeno sentito accennare. La ragazza si alzò sulla punta dei piedi, afferrò lo spruzzatore con una mano e lo sfilò dal supporto, chiedendosi come dovesse usarlo. Indecisa, lasciò che il getto dell’acqua le tamburellasse sul seno per qualche istante, quasi stesse cercando il coraggio per puntarselo sull’inguine. Lasciò per alcuni secondi che l’acqua ruscellasse sul suo addome e le solleticasse il sesso, poi abbassò il getto con un movimento deciso verso il basso. Chiara si trovò con il fiato mozzato nonostante la bocca le si fosse spalancata quasi di volontà propria. Crollò in avanti, appoggiandosi con una mano alle piastrelle del muro della doccia, le ...
... gambe che le tremavano. Qualcosa di simile a decine di dita sembravano ticchettare sulla sua passera, e ogni colpo era una stilettata di godimento che si riversava direttamente nella sua mente, facendone traboccare all’esterno ogni pensiero e colmandola di piacere. Aria calda, umida, dal profondo aroma di bosco di aghifogli riempì i suoi polmoni solo per essere emessa con un gemito roco. Incapace di trattenersi oltre, stordita dallo stato in cui si era trovata, la ragazza si appoggiò con una spalla al muro e mise la mano sull’inguine. Ripensò a quanto aveva letto nel libro digitale che Beatrice le aveva mandato un paio di giorni prima, in particolare a quanto era riportato riguardo la tecnica per raggiungere un orgasmo tanto intenso da spruzzare, come nel racconto di Anna. Allontanò il getto dell’acqua dalla sua passera e si penetrò con un paio di dita, scoprendosi incredibilmente calda, bagnata e soprattutto sensibile. Il suo utero si aprì all’ingresso delle sue falangi, riempiendola di una sensazione di benessere tale che le sembrò di afflosciarsi nell’incoscienza. Si morse il labbro inferiore mentre le dita dentro di lei cominciavano a muoversi avanti e indietro, girando a destra e poi a sinistra. Un nuovo gemito sfuggì dalla sua bocca, sebbene meno volgare rispetto al precedente. Chiuse gli occhi e lasciò che le sensazioni che provenivano dal suo sesso fossero tutto il suo universo, avvolgendosi nel benessere e nel calore del piacere che stava montando dentro di lei, ...