1. La gabbietta 2


    Data: 18/09/2020, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... l’eguale e desiderava prendersi ancora di più da lei.
    
    La montò delicatamente, prima, poi con sempre più furia, spingendo il ventre contro le natiche con schiocchi ritmici esaltanti forse più della mazza in vagina; era chiaro che la frenesia dell’amplesso lo stava prendendo e che non avrebbe tardato a godere con uno tsunami di sperma; Imma partecipava alla copula con tutte le fibre del corpo e dava netta l’impressione di operare un transfert; Filippo ebbe la sensazione che stesse pensando al suo fallo di cui si era pasciuta la sera prima.
    
    Quasi a conferma dell’impressione, lei gli lanciò un bacio sulla punta delle dita proprio mentre esplodeva in un orgasmo straordinario; la possibilità che la donna stesse distinguendo, in quel momento, la fisicità della copula dall’intensità dell’amore si faceva tangibile; Filippo fu tentato di tirar fuori l’uccello e masturbarsi, gesto tipico di una certa categoria di cuckold; si frenò per rispetto al luogo che era comunque un ospedale e si abbandonò alla visione della copula.
    
    Marco era abbastanza infoiato da non avere più coscienza della situazione anomala; spingeva il corpo sempre più con violenza contro il sedere offerto e lo montava con voluttà espressa nelle smorfie del viso e negli urli che lanciava; con un grugnito animalesco le esplose in vagina uno tsunami di sperma che lei accolse con un grido ...
    ... altissimo di piacere; lui la tenne stretta al ventre per qualche minuto, beandosi della conclusione della copula; si fermò per un momento, poi crollò sul lettino.
    
    Filippo si precipitò dalla donna e le offrì delle tovagliette imbevute di cui si era premunito; l’accarezzò sul viso, mentre lei riprendeva piano la normale respirazione; con le spalle appoggiate al suo torace, Imma si asciugava diligentemente la vulva, lui le chiese come stesse; gli rispose che era felicissima di avere fatto sesso con l’amico, ma ancora più felice di avere amato intensamente lui in ogni momento della copula; se andavano a casa, gli avrebbe dato il meglio di se stessa.
    
    Discretamente, il medico entrò e si compiacque di quello che aveva visto; la serenità del sonno del ‘suo’ degente dimostrava che era stata molto opportuna la scelta del contro choc, perché adesso Marco poteva accostarsi serenamente al sesso vissuto come piacere e non più come incubo; aveva motivo di credere in una rapida ripresa, favorita anche dalla strana nuova terapia; dopo essersi ripulita dalle scorie, lei guardò Filippo intensamente.
    
    “Allora cosa hai deciso? Quando e dove ti riprendi i vestiti e mi lasci sulla strada?”
    
    “Dottore, grazie per la pazienza e il coraggio di sperimentare un suggerimento esterno; appena possibile torneremo a trovare il nostro amico. Adesso andiamo a casa e, con te, parleremo … “ 
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