La gabbietta 2 - Racconti Erotici

La gabbietta 2

... subito; l’altro rifletté un momento e, ricordando che c’erano documenti che consideravano praticabile un’azione di forza della stessa natura di quella scatenante, disse che con molte cautele si poteva provare; fissò anche una mattina per l’esperienza, chiedendo il massimo della delicatezza.

La mattina fissata, Imma entrò da sola nella stanza dove il giovane se ne stava in solitudine e nella penombra perché non voleva luce dalla finestra; gli andò vicino e ne richiamò l’attenzione; Marco dapprima stentò a capire poi la riconobbe e le tese le braccia; lei lo baciò sulla bocca; il medico che, essendo la camera sorvegliata, guardava in un monitor, ebbe uno scatto, ma si rilassò quando vide il giovane abbracciarla e ricambiare il bacio.

“Ciao, Marco; ho saputo che ci sei rimasto male per lo scherzo che ti feci; ma io volevo solo giocare, non farti male … “

“Però mi avete umiliato e lasciato per tre giorni a bestemmiare legato sulla poltrona … “

“L’ho saputo solo pochi giorni fa; io credevo che Leonardo ti avesse liberato … “

“Chi te lo ha detto che ero qui?”

“Filippo, il tuo amico carissimo; adesso io sono innamorata di lui e ci faccio anche l’amore … “

“Mi hai umiliato solo perché non ci amavamo e volevi prendermi in giro?”

“No, volevo fare un gioco sessuale ma non volevo che finisse così … “

“Adesso vuoi obbligare anche Filippo a farsi umiliare?”

“Nient’affatto; al massimo posso fare sesso con te e mettere lui nella poltrona a guardare; ma non ...

... farei offesa a nessuno, perché lui lo amo, con te copulerei; lui è un uomo di grande intelligenza, di grande spirito e ti vuole bene molto più di quanto ama me; sono sicura che se gli parlo lui accetta di prendersi amore dagli sguardi, dalle parole, dai gesti e lasciare che io dia a te tutta la passione che non ti ho saputo dare quella volta … ”

“Insomma, vorresti riscattarti offrendomi quella occasione di sesso che mi hai negato; e, per compensare i ruoli, vorresti che a guardarci fosse Filippo, l’uomo che dici di amare e che è mio grandissimo amico? Credi che accetterebbe?”

“Si sta poco a verificare; è qui fuori; mi ha accompagnato, perché anche lui mi ama, forse un poco di meno, ma convinto … “

“C’è un altro grande problema; da quella volta non mi viene più duro; la depressione mi ha reso impotente … “

“Davvero?!?! Allora quella vela nel pigiama è solo un difetto del pantalone? A me sembra proprio una bellissima erezione … “

“Oh, dio, non me ne ero reso conto! E’ la prima volta dopo sei mesi! Forse sei tu che mi fai questo effetto … Resta comunque il fatto che non voglio offendere Filippo … ”

“Sei solo tu che credi di offenderlo. Perché non gli chiediamo se è disposto a lasciarci fare questa prova? Ti è venuto duro solo a vedermi; io credo che se copuli con me in condizioni ribaltate rispetto allo choc, forse il tuo organismo recupera le funzioni; c’è solo il problema che Filippo dovrebbe mettersi al posto che occupavi tu; posso chiedergli se lo fa, per ...