1. La gabbietta 2


    Data: 18/09/2020, Categorie: Etero Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... condotto la libidine di lei in quel gioco passionale di cui faceva comunque parte.
    
    Fu scosso dai gemiti e dalle urla soffocate di lei quando il ragazzo aggredì con le labbra e coi denti la vulva; seguì quasi con ansia ed eccitazione il gioco della lingua che passava delicata sulle piccole labbra ed andava poi a lambire voluttuosamente il clitoride; previde, accompagnò e senti riflettersi nel sesso gli urli di piacere di lei quando le labbra avvolsero il piccolo fallo e lo succhiarono con foga; invidiò Marco quando lo squirt gli scoppiò in bocca.
    
    Ormai prevedeva, per averli vissuti, i gesti che si susseguivano, random, nella copula appena avviata; quando il maschio si stancò di succhiare, intuì che lei sarebbe passata all’attacco; la vide ribaltare le posizioni; Marco si trovò di colpo spinto in piedi da lei che si sedette su bordo del letto e fece balzare fuori dal pigiama abbassato alle caviglie la mazza notevole che prese in mano e accompagnò sul viso; Imma gli fece cenno, ruotando l’indice, che ‘poi’ gli avrebbe dato amore infinito.
    
    Filippo si sentì balzare fra le cosce il randello che cercava di librarsi ma era frenato dai vestiti; colse per intero il senso di libidine e di goduria che gli instillava la bocca di lei che si apriva a ricevere l’asta spingendola fino in gola, per sentirla tutta, finché le labbra sfiorarono i peli pubici e seppe che era tutto dentro; i risucchi che ascoltava e che registrava dalle gote che agivano a ventosa gli davano la ...
    ... sensazione del suo sesso risucchiato in quella bocca con l’intensità di piacere che conosceva.
    
    Marco la spogliò interamente e la leccò assiduamente, mentre la spogliava, prendendo i capezzoli tra le dita, prima, e tra le labbra, dopo; Filippo li sentiva sotto la sua lingua, ricordando come li aveva gustati la sera prima quando avevano copulato con amore, ad onta delle formali dichiarazioni di sola passione e libidine; sperò che non ci fosse amore, nella voluttà del suo amico; le labbra di lei sussurravano un silenzioso ‘ti amo’ e gli occhi promettevano un paradiso, dopo quei momenti.
    
    Si sentiva travolto da strani sentimenti, di piacere, di gioia, di rabbia forse, ma soprattutto di libidine infinita; quando fu nuda, lui la fece salire gattoni sul lettino, costretta nel lato corto, e si abbassò a leccare di nuovo la vagina, adesso spalancata davanti a lui; Filippo sentì il sapore acido degli umori di orgasmo di lei scorrergli sulla lingua, mentre era di Marco quella che lambiva le piccole labbra e si infilava nel canale vaginale.
    
    In piedi dietro di lei, appoggiò la cappella alla vagina e cominciò a spingerla dentro, accompagnato dai gemiti di piacere di lei che si godeva la penetrazione fino alla cervice dell’utero; girò la testa di lato, quasi ad accertarsi che Filippo stesse guardando da vicino l’asta che la penetrava e che non soffrisse per quel che vedeva; ma il viso recava chiari i segni di una goduria indicibile; Marco era in estasi per una copula di cui non ricordava ...
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