Lezioni di mountain bike
Data: 02/09/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: aramis2, Fonte: Annunci69
... entusiasta dopo averlo sentito, invece i suoi occhi si illuminarono ed un grande sorriso apparve sul suo viso.
“Va bene, sarà più divertente solo noi due. Nessun altro tra i piedi.”
Sembrava una risposta del tutto innocente, ma fu solo col senno di poi che ne capii il significato. Forse fu è stato il sapere cosa è successo dopo che mi fa vedere così ma una cosa è assolutamente innegabile, mentre pedalavamo quel giorno c’era una tensione tra di noi che aveva molto di più a che fare, che non semplicemente superare il nostro litigio.
Anche se accorciammo il percorso e trascorremmo solo un paio d’ore fuori, quando tornammo in città eravamo entrambi congelati fino al midollo. Eravamo inzuppati e schizzati di fango e anche se c’era un senso di vittoria nell’aver sfidato gli elementi, c’era soprattutto la sensazione insistente che avevamo bisogno di riscaldarci.
Lo accompagnai fino alla fine della sua via e lo salutai, poi ritornai a casa mia. Mi sono sempre sforzato di fare le cose per bene quindi, anche se stavo cominciando a perdere la sensibilità nelle mani e la pioggia continuava a cadere, mi sforzai di pulire la MBT e spruzzare un po’ di lubrificante sulla catena perché che non si arrugginisse. Avevo appena sollevato la bici sui ganci sul soffitto del garage e mi stavo dirigendo verso casa, quando bussarono alla porta del garage. Aprii, entrò un vento gelido e c’era Tommaso con un’aria leggermente spaventata, lì fermo e bagnato fradicio.
“Ho perso la chiave ed i ...
... miei genitori sono fuori!”
Disse battendo i denti.
“Posso entrare? Per favore, non darò un fastidio.”
“Sicuro, entra! Non restare lì!”
Aveva portato la sua bici, quindi uscii velocemente e lavai via la maggior parte del fango col tubo, poi la portai nel garage, dove si trovava Tommaso che mi guardava con le braccia avvolte intorno a sé. Sembrava stesse diventando blu.
“Andiamo.”
Gli dissi.
“Entriamo e scaldiamoci.”
Mi seguì come un agnello smarrito in cucina, dove iniziai a gettare il mio abbigliamento da bicicletta direttamente in lavatrice. Tommaso mi guardava incerto.
“Togliteli, ti tengono solo freddo.”
Obbedì spogliandosi fino a quando non ebbe indosso solo i pantaloncini di lycra. Guardò per un momento come se stesse pensando di togliersi anche quelli e capii che sotto non aveva niente, ma poi ebbe paura ed io feci come lui tenendomeli su.
“Andiamo a farci una doccia, ti devi scaldare. Poi penso che ci siano delle cose del mio fratellastro che potrebbero andarti bene. È un po’ più giovane di te, ma andranno bene finché non sarai tornato a casa.”
“Grazie.”
Riuscì a mormorare battendo i denti. Mi seguì in bagno, io aprii la doccia regolandola fino a farla diventare calda e poi gli mostrai come aumentare la temperatura se lo desiderava.
“Aspetta solo un momento finché non ti porto un asciugamano.”
“Berto, aspetta.”
Disse, con uno sguardo leggermente disperato negli occhi.
“Non penso sia giusto che io entri per primo, è la ...