1. Lezioni di mountain bike


    Data: 02/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis2, Fonte: Annunci69

    ... tua doccia.”
    
    “Ma tu sei più freddo di me. Va bene, davvero.”
    
    “Sei sicuro? Sembri davvero infreddolito. Comunque, penso... penso di essere grande
    
    abbastanza per... voglio dire che potremmo... no, dimenticalo. Scusa.”
    
    “Entrare insieme, vuoi dire?”
    
    Chiesi, il cuore mi batteva forte nel petto, speravo fervidamente che fosse quello che intendeva.
    
    “Sì, voglio dire che... ha senso, non è vero?”
    
    “Sì, certo che sì. Inutile che restiamo entrambi gelati, no?”
    
    Scosse la testa e ridacchiò nervosamente. Sapevamo entrambi in che direzione si stava andando, era solo questione di quanto lontano si andasse e quanto velocemente.
    
    Cercando di restare disinvolto, mi chinai e mi calai i pantaloncini sulle gambe e li feci uscire dai piedi.
    
    Tommaso mi guardava mentre lo facevo, forse non rendendosi conto di quanto mi stesse fissando.
    
    Però ero felice di lasciarlo guardare, perché significava che quando avessi finito, avrei potuto guardare lui.
    
    La rivelazione fu lenta e tortuosa, perché la stoffa dei pantaloncini aderiva alla sua pelle. Il freddo lo aveva ridotto, ma a me sembrava ancora meraviglioso ai miei occhi. Era la prima volta da quando ero un ragazzo che vedevo un giovane cazzo del genere e all’improvviso capii cosa mi era mancato. Era adorabile appoggiato alle piccole palle.
    
    Mi guardò, pietrificato, ma quando sorrisi calorosamente la mia approvazione, il sollievo gli inondò il viso. Mi sorrise timidamente e poi entrò nel box doccia. Non fu per errore che ...
    ... il suo avambraccio sfiorò il mio uccello mentre lo faceva.
    
    La doccia si rivelò una cosa più tranquilla di quanto mi aspettassi, ma la verità era che eravamo più interessati a scaldarci che altro. Restammo sotto la cascata di acqua calda per almeno venti minuti, finché le nostre pelli non furono completamente rugose e notai che qualche cosa là in basso si era un po’ meno rimpicciolita. Il pene di Tommaso si rivelò abbastanza rispettabile quando si fu riscaldato un po’ e penzolava mollemente su un piccolo sacco.
    
    Da parte mia ero diventato un po’ eccitato, il che mi faceva sembrare un po’ più grosso del normale, un fatto che non gli passò inosservato, lo stava fissando senza vergogna.
    
    Quando uscì dalla doccia gli diedi il mio asciugamano in cui si avvolse e poi annusò, inspirando e sospirando di apprezzamento, con un accenno di sorriso sul volto.
    
    Mi ci volle un momento per rendermi conto che stava annusando il mio profumo e che, lo volesse o no, era una delle cose più eccitanti che avessi mai visto.
    
    Presi un accappatoio da dietro la porta e mi ci avvolsi per asciugarmi senza gocciolare lungo il corridoio alla ricerca di un asciugamano.
    
    Tommaso mi seguì nella mia stanza dove avrei preso dei vestiti, ma per strada notai che zoppicava.
    
    “Stai bene, ragazzo?”
    
    “Solo un po’ rigida la parte posteriore della gamba.”
    
    “Bene, possiamo porvi un rimedio se vuoi.”
    
    “Come?”
    
    “Beh, se non ti dispiace che lo faccia, potrei farti un massaggio.”
    
    Mi guardò in modo ...
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