Omaggio a zio Renato - Quarta parte - La partenza
Data: 20/07/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: reginella24, Fonte: EroticiRacconti
... Sono tua!” Ti prego! Non fermarti!”. Antonino sembrava un demonio. Ora si stava nutrendo di me.
Si fermò. Altra riga. Lo imitai. Prese dell’altra panna. Mi girò di schiena. Con una gran quantità della bianca e soffice sostanza, ricoprì il mio cazzo oramai durissimo e completamente scappellato. Quando sentii la sua bocca chiudersi con appetito sul mio membro, lanciai un urlo. “Sono io che lo devo fare a te Padrone!” Urlai.
Finito il dessert, mi prostrai ai suoi piedi. Gli tolsi scarpe e calze. Slacciai la cintura dei suoi pantaloni e glieli sfilai. Gli tolsi l’immacolata camicia. Antonino si sistemò di schiena appoggiando il capo su tre morbidi cuscini e attese. Imitandolo, presi una fragola che strizzai sulla smisurata cappella del mio padrone. Poi, presa panna in abbondanza, la distribuii sulla verga perfettamente eretta e iniziai a cibarmene.
Il muggire del MIO toro mi eccitava sempre di più. Il mio perfetto lavoro di bocca, era esaltato dal fatto che guardavo Antonino direttamente negli occhi mentre la mia lingua saettava attorno all’enorme glande, scendeva sulle pareti del cazzo, succhiava i due fenomenali coglioni gonfi di liquido che, si sarebbero prodotti poi nella più fenomenale sborrata che l’uomo ricordi.
Il mio unico desiderio in quel momento era che quel cazzone mi esplodesse in bocca. Le mie mani, non lo toccavano. Il pompino senza mani è più prolungato, lo sapevo bene. Era solo la mia bocca, ora, che scivolava fino a metà dell’asta e poi risaliva. ...
... Lo sentìì sussultare. L’urlo bestiale accompagnò una vera e propria eruzione di sborra caldissima. Lo schizzo mi colpì in pieno viso. Mi affrettai a richiudere le labbra sulla cappella. Il torrente di sperma non accennava ad esaurirsi. Ingoiai golosamente la densa e appiccicosa sostanza. Il gusto del maschio stimolava finalmente le mie papille gustative. Lo ripulii ben bene con la lingua. Poi, ancora esaltata dal profumo del bianco balsamo dello stallone, raccolsi con le dita la densa sborra che avevo incollata al viso e, fissando Antonino, la leccai tutta fissando devotamente negli occhi il mio signore e padrone Antonino.
Dopo una pausa ristoratrice, mi avviai in bagno. Mi lavai, rifeci il trucco, abbondai in profumi esclusivi, ma lasciai il vestitino sollevato mettendo in evidenza il mio fantastico e desiderabile fondoschiena.
Nell’altro bagno, lo stallone fece una doccia veloce.
Quando tornò, dissi “Antonino.. posso chiederti una cosa?”
Lui rispose: ”Sei giovane. Ma mettiamo bene in chiaro una cosa. Mi devi dare del Lei. Sempre. Lo esigo. Sinora non ti ho mai detto nulla, ma devi stare al tuo posto. Capito?”
Annuii timorosa. “Beh? Cosa vorresti sapere? Sentiamo”. Come fa, Signore, ad avere una attività sessuale così piena? Anche da Renato, ricordo che non si fermava mai. Non ha mai un momento di recupero. E poi, la quantità di sborra che schizza il suo magnifico cazzone è sempre abbondantissima. Ecco.. una mia curiosità.”
Lui sorrise, arrogante. “Vedi ...