Un uomo che ti cambia la vita - capitolo 2
Data: 13/06/2020,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Fedex2019, Fonte: Annunci69
... sua incantevole bellezza e anche di aver a tratti ceduto alle sue lusinghe ma, ti prego di credermi, solo con le parole, al più con una carezza su quel volto d’angelo.
Non c’è MAI stato nulla tra di noi e francamente non so come liberarmene; se avessi atteso qualche minuto prima di entrare nella stanza interrompendo la nostra conversazione, mi avresti sentito invitarlo a sparire per sempre.
Non te l’ho tenuto nascosto, semplicemente non te l’ho detto.
Forse mi disprezzi per ogni parola che ti ho scritto finora. Forse mi odierai per ogni sillaba che continuerò ad inviarti. Forse mi odi per ogni frase pronunciata e a te rivolta…Ma non posso fare altrimenti: io ti amo. Se tu non ti fidi del mio amore evidentemente uno dei due ha commesso un imperdonabile errore.”
Ero confuso, stordito, riuscii solo a dire: “Ti supplico Jacopo, lasciami in pace qualche giorno Io ho bisogno di mettere in ordine le mie idee. Troppe cose sono accadute nella mia vita da quando ti conosco e sono accadute troppo in fretta. Tutto è così complesso”.
Gli presi una mano, la intrecciai con la mia e la baciai sul dorso. Poi mi voltai e uscii senza altro aggiungere.
I successivi furono giorni dolorosi ma mi portarono ad una consapevolezza: dovevo fare i conti con quanto era accaduto, accettare che la mia vita era cambiata grazie a Jacopo, non era più possibile rifugiarsi nel passato e dovevo imparare a convivere con il cambiamento.
Dopo quattro giorni gli scrissi un messaggio:
“Ti ...
... chiedo perdono.
Ho trascorso gli ultimi giorni tentato dal chiederti dove andiamo a parare.
Non mi aspetto una risposta a questa domanda. Voglio solo che tu sappia che me la sono posta sessanta secondi al minuto.
Volevo dimostrare a me stesso e volevo dimostrarlo a te. Adesso lo so: posso tradire. Di più, posso tradire mia moglie. Di più, posso tradire mia moglie con te, con un uomo. Di più, la vera prodezza: posso tradire contemporaneamente me stesso, le mie convenzioni, le mie radici.
Ma non posso non farlo, perché io ti amo.
Il nostro treno è partito, Jacopo e io non posso fermarlo, non più. Siedo in uno scompartimento buio nuovo di zecca, noi due gli unici passeggeri, e cerco di orientarmi. Non so dove ci porterà, perché le fermate non sono indicate e non è chiara neanche la destinazione e neanche la direzione. Ma io non posso e non voglio scendere. Guardo il paesaggio che scorre davanti ai miei occhi, è un paesaggio seducente e voglio attraversarlo fino alla fine. Con te.
Non c’è un armadio dei sentimenti dove mettere Jacopo dentro. Ante chiuse. Chiave girata a doppia mandata. Temperatura interna impostata sui meno venti gradi….magari da sbrinare ogni tanto.
Ci sei tu, un uomo che amo e che mi rende felice, anche se faccio finta che non ci sei.”
Dopo tre minuti, il suo messaggio:
“Sono giorni che sto davanti al computer, fissando sullo schermo la barra con il simbolo della posta in attesa di un miracolo formato dalle cinque lettere del tuo nome. ...