Un uomo che ti cambia la vita - capitolo 2 - Racconti Erotici

Un uomo che ti cambia la vita - capitolo 2

... dirmi che dai dati rilevati dalla Polizia scientifica era emerso che al momento dell’impatto, Jacopo stava ascoltando la musica con le cuffie. Morì sul colpo e al momento della morte, quando fu sbalzato a metri di distanza stava ascoltando il concerto per due violini in re minore di Bach, il BWW 1043, quello che, quando eravamo a Bayreuth, mi disse che lo trasportava a contatto con l’infinito, che avremmo ascoltato insieme quando ci saremmo ritrovati in un regno di quiete.

Tornato a casa, seduto nel salone, le finestre dischiuse sul terrazzo fiorito, mi misi all’ascolto di.Bach.

Finalmente riuscii a piangere, un pianto sommesso, liberatorio, consolatorio, dolce, lunghissimo.

Osservai i cassettoni lignei del soffitto e considerai che erano coevi alle note che stavo ascoltando.

Tutti gli oggetti che avevo collezionato negli anni, mi circondavano e sembravano volermi confortare.

Chiusi gli occhi e mi parve di rivederlo…non certo un’apparizione, solo una fantasia, un desiderio talmente vivido, talmente violento da farmi quasi immaginare una scena con i colori e i suoni della realtà, ipnotizzante.

Una fantasia dalla quale mi feci cullare per qualche istante.

E così mi parve di parlargli: “Sai Jacopo, ho scritto di noi e ...

... del nostro amore e sai una cosa? Quello che ho scritto ha suscitato l’interesse di molti lettori. Inizialmente ero indeciso se scrivere di te senza poter condividere con te questa scelta ma poi, alla fine, mi sono risolto a farlo perché mi ha aiutato a sentirti vivo accanto a me, a rivivere tutto il nostro amore come se ancora fossi qui, con me.

Vorrai scusarmi per questo, per aver parlato di te e di noi a lettori che non conosco ma mi manchi così tanto, così disperatamente; è così dolorosa e irrimediabile la tua assenza, che la condivisione con altri mi ha dato la sensazione di poter urlare al mondo intero il mio amore per te. Solo una sensazione, uno stato di coscienza proveniente dai sensi, ma ormai sono solo le sensazioni che mi legano a te e a quelle io mi appiglio.

Sarebbe bello ritrovarsi perchè io ti amo, come non ho mai amato nessuno.. tu non puoi non saperlo adesso.

Un giorno, quando ti chiesi chi tu fossi realmente mi hai risposto “Sono Jacopo M. e non ti lascerò andare, mai” Se mi fosse concesso, ti chiederei di mantenere quella promessa: aspettami!”

Mi ridestai, aprii gli occhi e trovai davanti a me il quadro raffigurante l’adorazione dei Magi, con i chiaroscuri caravaggeschi, un raggio di luce in una notte buia.