1. Un uomo che ti cambia la vita - capitolo 2


    Data: 13/06/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Fedex2019, Fonte: Annunci69

    ... cambiarci l’un l’altra, ci accettiamo così come siamo. Insieme non ci annoiamo mai. Amiamo la stessa musica, gli stessi libri, film, cibi, viaggi e quadri, la pensiamo alla stessa maniera. In sintesi: possiamo e vogliamo stare insieme.
    
    È evidente che una persona sola non è in grado di dare tutto a un’altra.
    
    Naturalmente si può fare in modo che la vita tenda a questo, si può restare in attesa di una persona ideale capace di dare tutto. E allora si ha quella seducente illusione del tutto che ti fa battere il cuore, che ti rende sopportabile una vita di mancanze croniche, finché non hai consumato l’illusione.
    
    Poi senti solo la mancanza.
    
    Io, forse, preferivo ottenere il meglio di qualcosa di buono.
    
    Non volevo più tradirla con un desiderio irrealizzabile, con l’illusione del tutto. Volevo tentare di mettere una pietra sopra la mia isola di vita con Jacopo.
    
    Un giorno gli chiesi di pranzare insieme. Avevo la nausea, lo stomaco chiuso, ero nervoso e mi odiavo per quello che stavo per dire a Jacopo. Gli espressi le mie perplessità, le mie paure, la mia inettitudine a far convivere il mio matrimonio con la nostra storia e ancor di più la mia radicata convinzione a non voler far naufragare il mio matrimonio.
    
    Come al solito Jacopo riuscì a disarmarmi con la sua immediatezza.
    
    “Non è mia intenzione combattere contro di lei, non posso e non voglio soppiantarla e non voglio invadere la vostra sfera matrimoniale. Ma soprattutto non voglio sottrarre nulla di te a tua ...
    ... moglie. Tu hai accanto una donna meravigliosa, ti invidio per questo. Lei ha tutto quello che si può desiderare in una donna. È vero quello che dici…. la realtà è ” una persona sola non è in grado di dare tutto all’altra”. La mia illusione, invece, è “Ma dovrebbe volerlo, e non dovrebbe mai smettere di provarci.”
    
    E ancora: “L’amore non può limitarsi ad azionare l’interruttore della felicità altrui. È vero tu rendi felice tua moglie. E la tua felicità? Che fine ha fatto la tua felicità?”
    
    Infine: “Io desidero solo averti accanto, poter cogliere ogni attimo che possiamo condividere, ma rispetto la tua vita come tu rispetti la mia. Abbiamo la ventura di essere molto affiatati noi quattro, noi due e le nostre mogli. Intensifichiamo i nostri incontri, stiamo il più possibile insieme, avremo più tempo per noi, poi quando vogliamo vivremo i nostri attimi di felicità. In questo modo nulla toglierai a tua moglie e nulla toglierai a me. Per esempio, io ti ammiro enormemente per i tuoi viaggi, per i vostri viaggi, perché non organizziamo un viaggio tutti e quattro la prossima estate? Insegnami a viaggiare”.
    
    Ero attonito ma la quadratura del cerchio, apparentemente irragionevole, che Jacopo mi proponeva esercitava un’irresistibile seduzione su di me. Una follia che meritava di essere vissuta. In fondo non potevo più tornare indietro: non potevo stare senza mia moglie ma non potevo stare senza Jacopo.
    
    Nuovamente, la libertà può diventare un luogo di angoscia, di fronte al dilemma ...
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