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Ritrovare il tempo
Data: 12/06/2020, Categorie: Autoerotismo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... Istintivamente ha estratto da sé il giocattolo, poggiandolo sul cuscino. Si trovava in un limbo. Era venuta ma non si era ancora liberata del tutto della voglia. Fissò intensamente il suo uomo e sorrise. Il vibratore se ne stava lì, inerme, dopo avere regalato sensazioni indescrivibili. Le venne istintivo prenderlo in mano e leccarlo dalla base fino alla punta per assaporare il succo della sua stessa eccitazione. Aveva un sapore agrodolce che le piaceva sempre, quel sapore non l’ha mai tradita. Lei l’aveva comprato avendo sentito da alcune amiche che dava molto piacere e perché nella presentazione c’era scritto che aveva la capacità di far affiorare il potere innato all’interno del corpo femminile che scassinava la serratura degli orgasmi delle donne spesso nascosti. Rimettendo al suo posto il vibratore, si è accorta dell’ampia macchia sul lenzuolo come se avesse rovesciato una bottiglia d’acqua sul letto. Tuttavia c’era qualcosa in lei che non riusciva proprio a spegnere, era una domanda che l’assillava da tempo e che teneva per sé “Perchè non andare oltre? Dove stava scritto che il piacere ha un limite?” Ragionandoci su era arrivata alla conclusione che non esisteva morale in grado d’impedire ad una donna di gestire sé stessa e il suo corpo. Ora però spettava a lui che l’aveva vista sfogarsi e dare dimostrazione di come aveva fatto a supplire alla sua assenza. Anche lui sognava nel segarsi. Lei lo aveva immaginato anche se le erano venuti dei ...
... dubbi sulla sua fedeltà. Il giovane uomo ricordava spesso una donna impiegata nella sua stessa azienda che era diventata protagonista dei suoi sogni erotici ma solo per poco tempo ed esattamente il tempo che ha impiegato la giovane figlia Serena ad oltrepassare la porta d’ingresso dell’ufficio dove lui lavorava ed entrare nel campo visivo. La ragazza era alta circa un metro e settanta ed era la versione riveduta e corretta della madre, 24 anni, occhi azzurri splendenti, labbra carnose ma discrete incurvate in un lieve sorriso che lasciano intravvedere i denti bianchi come la neve, il tutto in un ovale viso che affascinava ed attraeva. Inoltre sulla pelle una spolverata di lentiggini che si accordavano con i capelli rame scuro. Lui ne era rimasto folgorato e la sua donna che già era lontana nei suoi pensieri è scomparsa. Ciò che dopo una prima visione si poteva apprezzare era il corpo che beneficiava dell’attività fisica e nelle visite successive lui ha scoperto anche il paio di gambe ben tornite che sbucavano da un paio di pantaloncini di jeans sbiaditi ed un busto che ospitava un seno di non piccole dimensioni che la ragazza non cercava di nascondere, anzi ne era fiera. A Serena piacevano gli uomini giovani e lui era caduto sotto la sua lente d’ingrandimento. Purtroppo la giovane era presuntuosa e per quanto i suoi occhi fossero magnifici, per quanto avesse voluto baciare la sua bocca, per quanto avesse voluto spingerla contro un muro per poggiare le mani sulle ...