1. Ritrovare il tempo


    Data: 12/06/2020, Categorie: Autoerotismo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... serve. Io mi arrangio” le grida lui mentre lei entra in bagno e lui la guarda varcare la porta.
    
    Proprio mentre lei sta per sparire, lui si ferma come se avesse appena notato qualcosa di cui non si rendeva conto che era lì “Fermati un attimo. Che cos’hai?” e lei chinando la testa “Che cosa?”
    
    Lui si avvicina, solleva la mano e la appoggia su un fianco e con l’altra, tenendola saldamente, le accarezza il collo mentre lei lo inclina, poi lui nello stringere le spalle “Niente”. Voleva baciarla ma non lo ha fatto. Lei invece ha avuto la sensazione di un bacio sulla bocca.
    
    Lei fa un rapido sorriso mentre chiude la porta del bagno dietro di sé.
    
    Mentre lei è sotto il getto d’acqua, lui si rende conto di avere lo stomaco vuoto e contratto. Vuole riempirlo prima di andare in camera da letto dove suppone che si accoppierà con lei.
    
    Va in cucina e ride di sé stesso e si guarda intorno decidendo se vuole iniziare a sistemare la spesa o semplicemente aprire una birra e aspettarla. La fame non è eccessiva e vuole aspettarla quindi la birra vince.
    
    Nel tempo che a lui serve per sedersi sul divano e bere il primo sorso, ha cambiato idea: va in camera.
    
    Gli vengono tanti pensieri e tante idee per lei e ride di sé stesso.
    
    Tra i tanti pensieri c’è quello di unirmi a te sotto la doccia mi attraversa la mente mentre percorre il breve tratto tra la cucina e la camera da letto. Appena entra in camera pensa che quell’idea la si può realizzare anche un altro giorno.
    
    Si tende ...
    ... sul letto e lascia le gambe penzoloni oltre il bordo nello scrutare la stanza che gli sembra nuova ed estranea. Ormai la sua prima volta qui è lontana nel tempo eppure trova sempre qualcosa che non aveva notato prima segno che non aveva mai avuto tempo di guardare. Anche questo lo fa sorridere.
    
    Dal bagno proviene il rumore dello scroscio dell’acqua e poco meno di dieci minuti dopo il flusso della doccia viene soffocato dal silenzio.
    
    É ancora lì in camera quando lei riappare con solo un asciugamano avvolto in fretta per coprirsi dalla vita in giù e lui la guarda con il polpastrello del dito medio premuto sulle labbra di lei che hanno un sorriso ammaliante, adorabile, modesto che ricorda i tempi passati, cioè prima che entrambe iniziassero a pensare al proprio corpo.
    
    Non lascia cadere l’asciugamano e le esce una frase breve dalle labbra nel vederlo in quella posizione rilassata “Oh, sei proprio qui! pensavo fossi in cucina”
    
    Lei continua ad asciugarsi i capelli ed infine si distende al suo fianco e parlando sottovoce vicino ad un orecchio del suo compagno “Devi sapere che ultimamente ho pensato molto al lusso di prendermi un po’ di tempo con te. Voglio riscoprire come il tuo corpo reagisce ai miei tocchi, ai miei respiri, all’eccitazione, all’erezione, al ritardo nell’eiaculazione, a come mi muovo a come godo. Voglio leccarti il cazzo quando è morbido per farlo diventare duro e viceversa. Voglio sentire le tue dimensioni sulla mia lingua. Voglio farti sapere che sapore ...
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