La porta della cantina
Data: 29/04/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Ryan74, Fonte: EroticiRacconti
... sento nitidamente la presenza di Michela dietro la porta. “E’ una porta di legno bianca”. Bingo. La zia avrà lasciato un’apertura dalla casa alla cantina per non dover fare il giro e che chiude quando l’affitta. Mando un messaggio a Michela. “Ho voglia di te”. La risposta arriva immediata “Anche io, farei di tutto per te”. Ritorno in veranda, tutto buio, è il momento buono. E’ l’una di notte. Ritorno in cantina, chiudo a chiave la porta. Mi dirigo verso la porta interna. Scrivo a Michela “Mi hai fatto venire la curiosità, sono andato giù in cantina e ho scoperto che la porta è un accesso da casa tua alla cantina” La risposta di Michela è inequivocabile “Ti prego dimmi che puoi aprirla” le rispondo “Sono proprio dietro la porta” La risposta di Michela questa volte è a voce. “Apri! Apri! Apri!”. Giro la chiava nella serratura e apro la porta. Michela con un sorrisone incredibile a voce bassa “Non ci credo, non ci credo”, mi viene incontro, mi invita a entrare. Michela è in lingerie, un completino nero, non di quelli eccitanti, molto sportivo ma che le stava da dio. Il minuscolo locale della lavanderia è piuttosto angusto ma la lavatrice offre un ottimo ripiano. “Sei troppo vestito per i miei gusti”. Mi sfilo i bermuda. “Togli tutto”. Mi tolgo anche i boxer, la tshirt, mi siedo sulla lavatrice. “Prendilo in bocca ora”. Michela si fionda letteralmente tra le mie gambe e comincia a torturarmi il cazzo leccando la punta e guardandomi negli occhi. Ci sa fare, è tremendamente sexy, ...
... si muove con un’armonia incredibile e io approfittando della posizione, le sgancio il reggiseno, non vedevo l’ora di guardarle bene quelle tettone e lei lo sa bene, talmente bene che smette di pompare e si mette in piedi tra le mie gambe. “Toccale, sono qui ora, non puoi solo guardarle”. Le tocco, sono meravigliose, sono dure, piene, sono enormi, con i capezzoli molto grandi, da succhiare e infatti Michela prende e avvicina un seno alla mia bocca, me lo fa succhiare, con l’altra mano mi sega dolcemente. Ci baciamo. Lo prende ancora una volta in bocca facendomi impazzire finché piano piano mi scosto, scivolo giù dalla lavatrice, la prendo in braccio, la faccio accomodare. Michela spalanca le cosce “Ti prego leccala”. Esaudisco immediatamente il suo desiderio, mi stringe le cosce intorno al viso, con una mano mi tiene la testa. “Ti prego continua, continua”. Sono lì piegato con la testa ficcata tra le sue cosce, profuma di buono, sa di buono, adoro come mi parla, come si gode il momento, dice certi “Siiiiiii” che mi fanno impazzire, le torturo la fica con la lingua quando lei allenta la presa della mia testa e apre le cosce, si sposta, scende dalla lavatrice, ci baciamo, ci abbracciamo. “Prendimi” con un sorriso da gran bastarda, mi guarda, si gira, si appoggia alla lavatrice, divarica le gambe. Piegata, vogliosa davanti a me, le metto una mano tra le cosce, è talmente bagnata che mi fa impazzire. “Prendimi, prendimi ora”. Eseguo gli ordini. Gli strofino il cazzo tra le natiche, ...