La porta della cantina
Data: 29/04/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Ryan74, Fonte: EroticiRacconti
... della lite del mattino con Roberto. “Gli ho detto che voglio tornare a casa ma alla fine l’unica cosa che sono riuscita a ottenere è mia sorella, l’ho chiamata e gli ho detto di trasferirsi qui, così almeno posso uscire in compagnia e lui può andare a pescare tutte le volte che vuole”. Gli ho detto che mi sembrava un’ottima idea e che aveva fatto bene a chiamare la sorella. “Si mia sorella è una persona divertente, ci divertiremo, ora mi preparo qualcosa da mangiare, poi voglio riposare, sono stanca e alle 18.00 vado al mini market ad aiutare Luisa, ci vediamo dopo, diciamo per le 17.00?” E ride. Io rimarco l’orario. “Ok, alle 17.00, sarò puntuale qui in prima fila”. Ridiamo, ci salutiamo. Faccio mio il copione di Michela, anche io per colpa sua e di quell’idiota di suo marito ho sonno e sono stanco. Mi sveglio carico e decido di approfittarne per studiare un po'. Sono le 16.00 e comincio a sentire rumore giù nel cortiletto, Michela si era messa perfino a canticchiare “Alba chiara” di Vasco, a questo punto sono sicuro, lo faceva apposta ma ci eravamo accordati per le 17.00 e nonostante la curiosità di vedere cosa stesse facendo rimango sui libri. Alle 17.00 in punto, mi accendo una sigaretta, quando vedo Michela giù nel cortile, sdraiata con il solito cellulare. “Sono le 17.00?” mi chiede con una voce da stronza. “Si, sono le 17.00, ti devi preparare, devi andare a lavorare” Ride. “Non me lo ricordare, ti prego”. Senza dire altro, si alza, si toglie i pantaloncini, la ...
... maglietta, rimane in bikini, senza accertarsi che io fossi ancora lì, secondo me aveva la certezza che fossi lì e si dirige verso il box della doccia. Prima di entrare mi guarda, apre il rubinetto e immediatamente si mette proprio sotto il soffione. Prende il bagnoschiuma e comincia a insaponarsi. La scena era eccitante, inutile negarlo ma quella stronza aveva deciso di farmi impazzire, appoggiandosi con il corpo alla parete del box, si mette proprio di fronte a me. Sgancia il reggiseno. Si massaggia quelle tette enormi con il bagnoschiuma e mi guarda. Mi guarda con un sorrisetto da bastarda che mi fa impazzire. Si tocca anche tra le cosce ma non toglie le mutandine, ci infila la mano, si sta masturbando e con l’altra si accarezza le tettone. Gode. Gode piano, in silenzio, rimane ancora sotto la doccia qualche istante. Dopo qualche minuto esce, si asciuga, si guarda intorno, prende il cellulare in mano e a bassa voce “Dammi il tuo numero” Michela prontamente digita le cifre del mio numero sul suo telefono. “Vado al mini market, ti posso scrivere dopo cena” le dico che può scrivermi quando vuole. Ci salutiamo. Intorno a mezzanotte mi arriva un messaggio. Era Michela. Era tornata a casa da poco, Luisa l’aveva invitata a casa a cena e poi l’aveva accompagnata a casa. Chiacchieriamo per sms e naturalmente la discussione finisce sulla doccia pomeridiana, mi dice che si era molto divertita, che era stata una cosa eccitante, peccaminosa e che l’aveva mandata fuori di testa, gli era ...