1. Altalena


    Data: 11/04/2020, Categorie: Etero Autore: smudanderos, Fonte: Annunci69

    ... nuovamente. La mia vagina pulsa e una forte emozione mi prende lo stomaco. Voglio proprio andare nel bosco con lui! Ma che paura! Magari è uno stupratore. Ma che dico! Se vado là è per dargliela, non ha bisogno di stuprarmi. Però non sono questi gli accordi con Ludovico. Dobbiamo fare i giochi in modo paritario: questa è la regola. Ma siamo o non siamo una coppia trasgressiva? Vorrei proprio trasgredire a questa regola. Ma non è giusto. Ludovico non se lo merita.
    
    Questo sarebbe un tradimento vero e proprio. Con lo sguardo fisso sullo spicchio rosso dell’ombrellone, mi dibatto tra questi pensieri, come seduta su un’altalena che mi spinge su, tutta eccitata e poi mi butta giù, ansiosa e preoccupata.
    
    Inoltre, non è così che s’invita una regina a scopare, giusto? Chi si crede di essere questo qui? Prima, ci si presenta e si fa conversazione, poi ci si guarda negli occhi e ci si sorride! Insomma, questo tipo non fa per me, non mi merita: sono una donna speciale, io. Devo essere conquistata dalla testa di un uomo, e solo dopo può entrare in gioco il sesso fisico, e... quel cazzo di cazzo! Mmh!
    
    - Checché ne pensi tu, brutta troia!
    
    Dico senza mezzi termini alla mia vagina. Mi sembra che lei ragioni di testa propria e in quel frangente vorrebbe solo sentirsi riempire fino all’utero. Sì! Voglio quel cazzo! Qui ci vorrebbero dei principi guida, non delle regole... se desidero una cosa, perché non dovrei poterla avere? Per una regola? Un principio guida ci farebbe amare ...
    ... l'un l'altro con sincerità e basta! Amerei comunque mio marito, anche se fossi riempita in figa da quel mitico cazzo! Cazzo!
    
    L’autostoppista
    
    Ludovico guarda tra i sedili, dentro il cassetto del cruscotto, ma niente. Così sale in macchina e si mette alla guida verso l’appartamento che hanno affittato in paese. Questione di venti minuti. È dispiaciuto di avere abbandonato la moglie Milena e i «Magrini», perciò pigia un po’ sull’acceleratore per tornare al più presto in quella situazione che sicuramente merita un approfondimento.
    
    Lasciata la zona balneare, le persone che camminano sui marciapiedi si fanno sempre più rare e poco oltre non c'è più nessuno, nemmeno quel cemento rialzato: solo una fascia di terra rossa e sassi separa la strada dall'erba, un po' rinsecchita dalla calura estiva.
    
    Campi di lavanda si stendono fino agli arbusti dei boschi di latifoglie sulle piccole colline. File di arnie attendono di essere riempite di miele d’acacia dalle api.
    
    Le auto che Ludovico incrocia hanno targhe tedesche o italiane, pochi altri mezzi hanno sigle locali, si tratta soprattutto di furgoni o piccoli camion da trasporto.
    
    Pensa a sua moglie, stesa sulla spiaggia con la vagina al vento, con le gambe aperte verso quella coppia che molto promette. Mentre guida una mano si appoggia sui pantaloni e accarezza il pacco. Sta per avere un’erezione. Mentre è assorto in questi pensieri, scorge una ragazza che cammina sul ciglio della strada. Indossa short azzurri molto corti e ...
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