Altalena
Data: 11/04/2020,
Categorie:
Etero
Autore: smudanderos, Fonte: Annunci69
... verso di me.
Avrà forse quarant’anni, abbronzato con un impeccabile taglio di capelli e la barba ben rasata. Un bel fisico, asciutto. Un telo mare giallo, davvero tanto giallo. Avevo sentito le sue ciabatte toccare terra, dopo che lui le aveva lanciate un poco fuori dal suo vistoso asciugamano. Incrocio per un attimo il suo sguardo e sento, istantanea, una calda attrazione: ha un’espressione interessante e mi sorride, è bello come il sole e mi sciolgo. Anche i pettorali spinge in fuori, sto stronzo, ma ce l’ha con me? Guardo dall’altro lato per vedere a chi si sta rivolgendo, ma non c’è nessuno: sta guardando proprio me!
Istintivamente rispondo al suo sorriso, ma mi pento subito, abbasso lo sguardo e mi stendo chiudendo gli occhi.
- E ora che cazzo faccio? Non è possibile, ma hai visto che roba? Mi volto a pancia in giù e poggio la testa sull’avambraccio per spiare quella meraviglia della natura attraverso i capelli, cercando di non farmi scoprire.
- Cavolo continua a sistemare il pendolo, lo sposta di lato con due dita per metterlo bene in vista. Lo tiene appoggiato sulla coscia destra, con la gamba distesa, mentre l'altra è piegata, con il ginocchio alto e poggiata a terra con la pianta del piede. Sembra un cameriere con il tovagliolo sull'avambraccio proteso, nell'intento di servirmi il pranzo. Quello, però, non è un tovagliolo. Lì c’è tutta la tavola imbandita e cibo per una settimana!
Senza rendermene conto, la mia mano si è infilata tra l'asciugamano e ...
... il pube e le dita stanno ninnolando la fessura.
- Ammazza, quanto sono bagnata! Dai, Ludovico, torna ti prego! Non ce la faccio più!
Il tipo dev’essersi accorto che lo sto guardando perché con le solite due dita e con movimenti impercettibili per chi non guarda, ora sta tirando indietro la pelle dell’asta, per alzare la cappella e farmi vedere cosa offre oggi di buono il mercato del pesce.
Non penso sia certo che lo guardo, forse lo spera solamente, perché di tanto in tanto sposta l'attenzione da me allo smartphone e sullo schermo fa scorrere quelle dita birichine. Di tanto in tanto, volge lo sguardo al mare e lo scruta con occhi profondi, sembra assorto in pensieri importanti.
Mi metto a sedere e prendo il mio cellulare, così posso fingere di fare dell’altro, mentre in realtà osservo meglio cosa fa lui. Ho smesso di toccarmi: stavo per venire e non volevo farmi sgamare e poi ho voglia di cazzo duro.
Non riesco a non guardarlo e il furbetto, girando improvvisamente la testa mi becca con gli occhi diritti su di lui e mi fa un sorriso smagliante. Con fare deciso, punta l’indice verso di me, poi indica se stesso, aggiunge all’indice il dito medio volti verso il basso, simulando la camminata di un omino verso la fine della spiaggia e, infine, indica con la mano sinistra aperta, l'ingresso del boschetto poco lontano.
Cavoli! Mi sta proprio invitando a seguirlo tra gli alberi. Oh, mamma. Che faccio? Ci vado? Oh, no di certo. Fingo di non avere capito e mi stendo ...