Altalena
Data: 11/04/2020,
Categorie:
Etero
Autore: smudanderos, Fonte: Annunci69
... fidiamo e riusciamo a entrare nel corpo e nella mente di altre persone, donando e ricevendo piacere, senza fare e subire danni. Dopo un incontro a quattro, torniamo a casa raggianti, come due novelli sposini, che hanno trascorso una nottata spumeggiante. Raccontandoci come sono andate le reciproche esperienze, senza tralasciare i particolari più eccitanti e ci viene voglia di farlo tra noi, riscontrando una rinnovata passione che accresce il nostro amore.
Io adoro essere al centro delle attenzioni di un uomo ed essere trattata come una regina. Mi sento bene. Mi sento amata e desiderata. Quando un uomo mi copre con amore erotico e dedizione per ore, mi sento leggera, liberata da paure e dallo stress: la mia autostima va a mille. Sono felice e la mia personalità diviene raggiante, coinvolgendo anche Ludovico, che ne gode di riflesso. D'altro canto, anche lui appare radioso e di buon umore, dopo una serata trasgressiva. Questo contagia anche me e la nostra coppia ne giova moltissimo, sentendoci ancora più uniti.
Quando un uomo mi accarezza e mi massaggia a lungo, mi piace ricambiarlo e offrirmi tutta, donare al maschio dominante la mia bocca, la mia vagina e, a chi mi piace molto e non ha un cazzo troppo grosso, dò con piacere anche il mio culo. Accogliere il maschio dentro di me e scopare finché non resiste più e mi esplode dentro è l'apoteosi. Mi piace vedere che si agita, che ansima, che si dimena come un animale inselvatichito. Il suo viso si trasforma, cambia colore, ...
... fa mille smorfie e, infine, dopo l'orgasmo, crolla, si rilassa, si abbandona sul letto, chiude gli occhi e sospira appagato. Allora lo bacio sugli occhi, sul naso, sulle labbra, sui capezzoli, sulla pancia, sul cazzo ancora gonfio e inizio a toccarmi. Tengo in bocca la sua cappella odorosa dei nostri sessi e con le dita mi trastullo clitoride e vagina. Mi delizio nel masturbarmi, dopo che il maschio è venuto, perché godo ancora molto, moltissimo, mentre lui mi tiene stretta a sé e mi accarezza dolcemente. Quando finalmente anche la mia figa è felice e non ha più liquidi da spruzzare fuori, mi crogiolo nel disquisire su qualunque cosa, dalla più banale alla più profonda, senza un tema preciso da argomentare o una logica stabilita da seguire.
Mi accorgo che cullando questi pensieri mi sto bagnando e mi tira la figa. Il sole e la spiaggia amplificano la mia voglia di cazzo.
- Dai Ludovico torna che voglio essere presa qui, adesso!
Apro gli occhi, mi metto seduta e noto che la coppia non c’è più. Però la loro roba è rimasta lì. Probabilmente sono in acqua, guardo il mare ma non vedo i «Magrini». Ah, no, non sono in acqua, le scarpette da mare sono qui sulle rocce, accanto agli asciugamani. Saranno andati a bere qualcosa al bar. Sento un lieve rumore alle mie spalle, come di qualcosa che cade a terra. Mi giro e... cazzo! La prima cosa che noto è quella splendida proboscide appoggiata orgogliosamente sulla coscia di un uomo che, steso su un fianco, tiene il bacino girato ...