1. L'educazione della fanciulla


    Data: 05/04/2020, Categorie: Etero Autore: William Kasanova, Fonte: EroticiRacconti

    ... all’imbocco del tuo utero, avvicinandosi e allontanandosi di qualche pollice. – La stai accusando di un reato di cui non ha colpa, vero? – domando.
    
    Tu non rispondi, ma sono certo di avere ragione. Il mio dito scivola dentro di te, mentre un bacio umido si appoggia sul tuo collo. Mentre inizio a fotterti adagio con un paio di nocchie, bacio anche l’orecchio e, a bassa voce, ti sussurro: - Sei una troia, lo sai?
    
    Adesso il sorriso sul tuo volto diventa ben più evidente, raggiungendo anche gli occhi. Non rispondi a parole, ma è palese che non mi sono sbagliato: dopotutto, ormai ti conosco bene.
    
    La povera Cecilia è nel panico, non sa come salvarsi dal rischio di essere bocciata proprio l’ultimo anno dello scientifico. Si strugge nell’idea che il suo curriculum scolastico, perfetto fino a quel momento, possa essere infangato da una infamia simile che, ripete nemmeno sia un mantra o una preghiera, con lei non ha alcuna attinenza… non c’è un modo per risolvere la situazione, ti domanda, quasi implorandoti.
    
    Non mi meraviglio nel sentire il tuo personaggio sostenere che non sa se c’è un modo per uscirne pulita, lasciando intendere che forse, però…
    
    Anche la mia dolce Cecilia se ne rende conto e dimostra di essere pronta a fare qualsiasi cosa pur di mantenere la carriera di studentessa ancora immacolata. Sembra impazzita mentre snocciola, una dopo l’altra, le attività o i lavori che potrebbe fare per ottenere il tuo perdono: pulire gli spogliatoi, aggiornare i computer ...
    ... nelle aule informatica, rimettere a posto gli archivi cartacei, potare i…
    
    Il tuo personaggio si alza dalla scrivania, mi racconti, e io ti immagino muoverti con la grazia di una gatta, camminare lentamente attorno a Cecilia, che fissi i suoi occhi castani, spaventati, con i tuoi azzurri, che sorridono con una profonda malizia che non riesce a occultare completamente cosa ribolle nella tua anima oscura. La sfiori, e non tanto per caso, un primo contatto che evolverà presto, ne sono sicuro, lo capisco dall’eccitazione della tua voce, in qualcosa di ben più intimo. La serratura della porta d’ingresso del tuo ufficio scatta rumorosamente mentre giri la chiave nella toppa, e sono certo che ogni rimbombo è come un colpo al cuore della mia adorata Cecilia, troppo sconvolta per muoversi, per urlare e implorare aiuto, perché sono certo che ha capito cosa sta per accadere.
    
    Ora, continui, il tuo personaggio si volta verso la sua studentessa modello, caduta in un tranello malvagio, e le pone una mano su una guancia. Le sorridi, ma questo non fa altro che aumentare quel senso di viscere di gomma che, sono sicuro, sta sconvolgendo la ragazza; un modo ci sarebbe, le sussurri, i vostri volti a pochi centimetri uno dall’alto. Cecilia tentenna, incerta se chiederlo, ma quando ti pone la domanda, “cosa posso fare?”, non può completare la sua frase: l’altra tua mano, nel frattempo, è silenziosamente scivolata dietro la sua nuca e, a metà della seconda parola, spingi la sua testa contro di ...
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