1. L'educazione della fanciulla


    Data: 05/04/2020, Categorie: Etero Autore: William Kasanova, Fonte: EroticiRacconti

    ... ad abbattersi sulla timida ma sfortunata Cecilia, un gemito di piacere sembra rendere il tuo respiro il ruggito di una leonessa che, rimasta acquattata nelle erbe della savana, si prepara a balzare sull’orgasmo che da tempo guata attendendo l’istante in cui sarà abbastanza vicino da non poterle sfuggire.
    
    Non voglio che sgusci via come, dal tuo petto, quel grido di piacere, sebbene questo porterà fine al baccanale a base di ambrosia. Una mia mano abbandona la coscia che sta accarezzando e scivola fino alla perla che, finalmente, ha fatto la sua comparsa. Mentre il tuo corpo mi elargisce una grossa goccia di acqua di luna che suggo con avidità, sentendo un capogiro di piacere soffocare per qualche istante la mia mente, le mie dita, quasi di loro stessa volontà, cominciano ad accarezzare il tuo clitoride, titillandolo, sfiorandolo, amandolo come l’ape corteggia l’antera carica di soffice polline.
    
    Le tue gambe tremano attorno alla mia testa, il tuo inguine si solleva allontanando il mio lussurioso pasto, poi lo cala di nuovo contro il mio volto, quasi voglia costringermi a possederti con il mio naso, intingendolo letteralmente nel tuo desiderio.
    
    Ora sei tu a fottere la mia faccia, il racconto abbandonato sul letto, il tuo respiro che sembra un grido di dolore. Una mano continua a tenere i miei capelli mentre l’altra sale a stringere il tuo generoso seno, diventato duro e fastidioso, come se riverberasse il fastidio che si irradia dal tuo sesso e lo amplificasse, ...
    ... stringendoti il petto in una morsa che solo l’orgasmo può sciogliere. Il tuo fiore si muove sul mio mento, struscia sulle mie labbra, si infrange contro il mio naso, riempiendolo dell’effluvio stordente di figa bagnata.
    
    Gemi il mio nome, scossa da scariche di dolce agonia che sembrano invadere e riempire le tue membra e la tua anima. Un senso di calore assale il tuo corpo, sopraffacendo la tua mente, invadendola e prendendone il posto con uno stordimento, il tuo cuore che batte come se volesse intervenire per salvare la situazione ma è anche lui vittima dell’eccitazione sessuale che ti sta consumando.
    
    - Vienimi in faccia, puttanella – ti ordino con dolcezza, il mio volto ormai coperto completamente dai tuoi umori più felici, la tua figa che emette un effluvio celestiale che ormai colma l’atmosfera.
    
    Lo respiri a pieni polmoni, senti ora anche con l’olfatto e non solo con il tatto l’eccitazione che stai vivendo, e questo scatena ancora più il tuo bisogno di godere. La tua mente è ormai stata assediata dal piacere e toccarti il tuo stesso seno è quasi doloroso, con i capezzoli che sembrano delle punte di metallo.
    
    Ti spingi involontariamente indietro e un nuovo schizzo di acqua di luna benedice il mio volto, il tuo fiore ormai purpureo per l’eccitazione esposto alla luce. Cadi all’indietro sul mio addome, le mie gambe, il mio cazzo in erezione. La mano che mi teneva vola verso il tuo buco bagnato e vi sprofonda con due… no, tre dita fino alle nocchie, muovendosi convulsamente ...
«1234...13»