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Godere nella vergogna xi
Data: 12/03/2020, Categorie: Etero Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69
... talmente alto da farmi temere di perdere l’equilibrio. Temetti di piangere ancora, ma quella donna non me ne dette il tempo né la possibilità. Suonò un campanello. Mi guardava incuriosita “ mi dicono che sei una seria signora per bene, ma vederti così non si direbbe. Probabilmente non ti è ancora chiaro cosa vuole da te quel signore italiano che conosce Gaston”. Mi sentii impaurita al sentire nuovamente far riferimento alla mia professione ed a questo italiano che non conoscevo. Presa da un raptus di pudore mi abbraccia le tette e con l’altra mano mi coprii il sesso. La donna mi guardò “lasciarti vedere da me è ancora niente rispetto a quanto Gaston ha in mente”. Non trovai il mezzo di risponderle. La porta si aprì facendomi sobbalzare . Entrarono due ragazze vestite con miniabiti molto corti, sicuramente due prostitute che fecero commenti sicuramente volgari ma che non capii. La signora mi diede una sigaretta che accesi senza capire, pur sapendo che non avevo mai fumato e quanto mi desse fastidio il fumo. “potete andare” sentenziò. “ma sono nuda!” cercai di protestare “Gaston ti vuole così”. La donna si accomiatò e mi spinse fuori dalla porta. Piena di vergogna, incapace di reagire seguii le due ...
... ragazze che mi condussero in un’altra ala di quel palazzotto. Ci fermammo in una specie di terrazzino interno, proprio di fronte al ballatoio da dove ero entrata con Gaston, all’inizio delle scale che portavano al piano di sotto, al bar che avevo visto prima, infatti da questa visuale era chiara la presenza del banco con sgabelli e un paio di barman che servivano i clienti. Ci appoggiammo alla balaustra come se dovessimo metterci in mostra per quelli che erano al bar sottostante. “non hai neppure la decenza di vestirti” la voce ormai familiare di Gaston mi fece voltare lo sguardo, il tempo di una smorfia e fui investita da diversi flash. “fotografata in questa tenuta sarà facile fare capire a tuo marito quello che sei diventata”. Mi sentii mancare. “vieni – Gaston mi indicò di raggiungerlo in fondo alla scala – hai ancora qualche ora prima che tuo marito passi a prenderti” Il merito del capitolo è solo di Mia che pensa riesca a far cogliere ai lettori tutto lo smarrimento e la vergognosa eccitazione che la sta prendendo in quella che ormai è la sua discesa verso un abisso di perdizione. I commenti e pensieri di tutti i lettori sono sempre ben accetti sia sul sito che direttamente agli autori a: