Godere nella vergogna xi
Data: 12/03/2020,
Categorie:
Etero
Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69
Due capitoli in uno sono il regalo per queste feste!!!!!!
MIA
“Hai deciso seguendo il tuo istinto – mi disse Gaston mentre guidava con calma lungo le strade di Parigi dirigendosi non so dove – ora lo sai che non puoi tornare indietro e dovrai sempre fare quello che io ti dico.”
Mi girai verso di lui e lo guardai come se fossi ubriaca, non capivo più niente e mi girava la testa. Sì, aveva ragione: ero salita sulla sua auto spontaneamente e ancora non riuscivo a rendermi conto del come avessi potuto farlo. Il perché non era difficile capirlo, mi piaceva quel suo modo di fare, mi piaceva quella trasgressione che avevo subito fino ad allora e volevo continuare.
“Ho notato come ti piaceva masturbare quegli sconosciuti – proseguì – ho visto la tua eccitazione nel tuo sguardo e nei tuoi movimenti. Sei nata per far godere,ma ti piace essere umiliata: quando sei entrata al ristorante con tuo marito abbiamo capito subito che ti vergogni esibirti ma che non riesci farne a meno. Così abbiamo pensato che la seria professoressa avrebbe potuto essere trasformata e trascinata verso la tua completa depravazione spingendoti a fare cose che la tua moralità non avrebbe mai accettato fino ad oggi.”
Continuavo a guardarlo inebetita, provando i brividi per quelle sue parole ma senza chiedermi come potesse sapere chi fossi e senza nemmeno più guardare la strada. Intanto le luci si facevano più rade, ma non ci facevo caso. Guardavo quell’individuo che, sì, consideravo anche ...
... disgustoso, ma che non potevo fare a meno di ascoltare e, anche se con tanta vergogna, ammettere in cuor mio che aveva ragione.
“Si vede chiaramente quanto ti piaccia il cazzo – continuò anche con parole volgari, ma che in quel momento non mi offendevano – quanto ti piaccia toccarlo e portarlo a far schizzare il suo godimento.”
Le sue parole erano colpi allo stomaco, ma non potevo fare a meno di riconoscere la verità in quello che mi diceva, mi ero vergognata ma mi era piaciuto masturbare quegli uomini e mi era piaciuto vederli schizzare su di me e persino il calore del loro sconosciuto seme sulla mia pelle.
“Vediamo se sai fare altro – proseguì – tirami fuori il cazzo, voglio che lo faccia tu.”
Lo guardai con stupore, quasi non capivo quello che mi stava chiedendo, mi sentivo smarrita, ero sola in macchina con un estraneo che mi chiedeva una cosa assurda.
“io….io non posso, non voglio” gli risposi con un minimo di sdegno. Non disse nulla, mi prese la mano che con incredulità me lasciai guidare sui suoi pantaloni. Sentii il suo membro teso e, senza che lui aggiunse altro, le mie dita fecero scorrere la cerniera dello zip. Il cuore mi batteva infilai la mano all’interno dei pantaloni per cercare il suo sesso. Sentii immediatamente il calore del suo membro già duro e lentamente lo feci uscire fuori dalla sua patta. Lo guardai, lungo, eretto, imponente, lo accarezzai senza nemmeno pensarci più di tanto. Era incredibile, mi accorsi che mi piaceva sentirlo tra le dita e ...