Cirano - Un racconto di tacco e spada
Data: 01/03/2020,
Categorie:
Feticismo
Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti
... duole, gonfio di invidia, le mani gli tremano, vogliose, impaziententi, maledettamente inutili.
«Ci vorresti tu, lì con me, a darmi i tuoi consigli, a guidarmi sul da farsi, a evitare che mi sbottoni i pantaloni appena la vedo».
Un’idea folle, forse irrealizzabile, forse.
Perché i due amici si bloccano, colti da stramba intuizione: mettere in scena un sotterfugio, forse addirittura un inganno, una di quelle cose che, a ben pensarci, possono accadere solo in un teatro.
Sui loro volti accesi e ancora indecisi si chiude il primo atto di questa storia, le luci muoiono lentamente, oscurando la preparazione del dramma imminente.
Servi di scena, io li adoro.
Si muovono nell’oscurità per dare vita ai sogni con pochi gesti sapienti, trasformano lo spazio in nome della meraviglia.
Quel rumore, soffuso, che si avverte dietro al sipario durante l’intervallo, quello sì, è il suono vero dell’eccitazione. Qualcosa sta per accadere e nessuno sa ancora cosa, istanti in cui il cuore batte più forte, come sull’orlo del piacere.
Un suono familiare emerge dal buio, un suono che ognuno conosce e che spesso introduce alla sorpresa:
“Dlin-dlon”
Scorre il tendone rosso regalando agli occhi una nuova scena, illuminata dalle luci soffuse di una qualsiasi abitazione. Una casa, piuttosto modesta, un grande divano e una poltrona, lì di fianco, una poltrona decisamente rossa.
“Dlin-dlon”
Suonano ancora e dalla quinta di sinistra sbuca trafelato Cristiano, con ...
... pantaloncini strappati e una vecchia t-shirt. A casa gli piace stare comodo, incurante degli ospiti da ricevere.
Sparisce sulla destra e infine riappare, accompagnato dalla regina dei suoi desideri, bella forse più di sempre, con un vestito scuro che spacca audacemente la gonna lungo la coscia, così che la sua camminata, sveli ad ogni passo la pelle delle gambe, imbrunita dal nylon delle calze nere.
Un abbigliamento che appare da subito fuori luogo, perché i due si siedono sul divano, evidentemente nervosi, Cristiano prova qualche goffo approccio e la scena, nel suo complesso, prende le sembianze di una comica.
Lui si avvicina per baciarla finendo con lo sbocciarle una testata, lei fa per abbracciarlo e lui gli piazza la faccia fra le tette, facendo le “bolle”.
C’è da snervarsi, lo so, è una cosa che capita spesso, lingue diverse che non riescono a parlarsi, ognuno ha il suo modo di addentrarsi nella giungla del sesso.
Fermi immobili ora, senza neanche guardarsi, solleticati dal presentimento di essere nel posto sbagliato al momento peggiore. Che ogni uomo in platea starà pensando cose come “calmati, fesso, che la fai scappare.. ah.. se ci fossi io.. al tuo posto..”.
Facile, quando fai lo spettatore, comodo starsene in poltrona a grattarsi le mani in attesa di un po’ di carne da guardare ma questo è uno spettacolo diabolico, così lontano dalla vita vera eppure così simile, alle emozioni che la percorrono.
Cristiano sbuffa e si alza in piedi, si passa le mani sui ...