Cirano - Un racconto di tacco e spada
Data: 01/03/2020,
Categorie:
Feticismo
Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti
Bonsoir Monsieur Rostand,
mi perdonerà se oso l’ardire di disturbare il suo eterno riposo ma mi trovo figlia di una certa inesplicabile impellenza, ho bisogno di dirle delle cose e ho deciso di farlo usando il mezzo a lei più caro, quello della parola scritta.
Questa mia missiva ha una doppia anima (esiste forse qualcuno o qualcosa che non ce l’abbia?) perché se da una parte mi rivolgo a lei con la riverenza e l’ammirazione di una vera appassionata delle sue parole dall’altra sono qui a indossare l’onta di definirmi una sua “collega”.
Lo so, usare quella parola al suo cospetto può apparire blasfemo, mi dispone a un’arroganza di cui potrei benissimo fare a meno ma, abbia il buon cuore di credermi, mi riferisco al solo fatto che entrambi condividiamo e ben conosciamo il gesto sacro di piegarsi sul foglio per rovesciarci sopra le parole con cui abbiamo deciso di dare vita alle nostre idee.
So bene che il suo mestiere l’ha portata ad essere amato e apprezzato in tutto il mondo, scuotendo anime di fronte al fuoco caldo delle emozioni mentre io, nel mio piccolo, posso appena sperare di aver scosso qualche mano nella fiamma frugale di un orgasmo ma il modo in cui entrambi abbiamo realizzato tali divergenti imprese è assolutamente il medesimo.
Non ho le sue pergamene, non ho mai bagnato il pennino nel calamaio, mi servo di strumenti che a lei sembrerebbero bizzarri e farò quindi a meno di provare a raccontarglieli. La sostanza comunque torna a essere la stessa, il ...
... mezzo a disposizione conta assai poco se alla base di tutto non c’è “l’idea”.
È di questo che volevo parlarle e so – o almeno mi illudo – che un uomo intelligente e curioso come lei vorrà ora saperne di più, vorrà capire perché mai una donna che scrive storielle erotiche abbia avuto un’intuizione che la riguarda, molto da vicino.
Conosco troppo bene Madama Curiosità per dilungarmi oltre, un segreto trattenuto troppo a lungo perde tutto il suo fascino ed è giunta l’ora di dichiararle, con un certo fremito nelle mani, che alla base della mia idea c’è un furto, le mie parole stanno per farsi ladre e le sue – caro mio signore – sono inevitabilmente destinate a diventarne vittime.
Non so se è così anche per lei (dio quanto sarebbe bello poterglielo chiedere) ma io vivo in costante compagnia di personaggi che aspettano la storia giusta per venire alla luce e, proprio oggi, ho capito che il modo migliore per mettere in scena un altro dei miei racconti e dare finalmente dimensione a quegli individui immaginati è quello di pescare a piene mani nella sua opera più bella e più celebre.
Le strade che lei ha sapientemente tracciato mi sembrano assolutamente perfette per allestire il mio nuovo spettacolo ma, non avendo mai provato un azzardo simile, ho deciso di farlo tenendola per mano; mi sostenga con presa salda e dia una stretta più forte quando penserà che sto esagerando; una tiepida carezza alla fine di questa nostra passeggiata mi farà capire che il gioco le è piaciuto e io ...