Cirano - Un racconto di tacco e spada
Data: 01/03/2020,
Categorie:
Feticismo
Autore: pink_, Fonte: EroticiRacconti
... ragazzone forse troppo ingenuo che farebbe molto meglio a starsene sempre in assoluto silenzio.
In quel momento, allora sì, la sua compagnia diventerebbe davvero gradita, perché Cristiano è bello da far ribollire il sangue. Un corpo aitante di pelle abbronzata e carne golosa, il volto dai lineamenti angelici su cui risplende un sorriso accecante, ogni donna in ufficio ci ha fatto un pensierino e, se proprio devo dirlo, molte di loro ci hanno fatto anche altro.
È un gioco di contrasti questo, stupido e bello è il giovane Cristiano mentre il suo amico, colto, ironico e intelligente, risulta così brutto che se per caso la smettesse di incantare con le sue parole ci sarebbe quasi da scappare.
Un uomo in evidente sovrappeso, con pochi capelli in testa, grandi occhiali da vista dietro cui gli occhi, seppur accesi dai suoi splendidi pensieri, sembrano ancora più piccoli e lontani.
Ma è questa la forza del loro rapporto, soprattutto per quanto riguarda il lavoro, l’orrendo Cirano accalappia clienti al telefono, corteggiandoli col dolce violino della sua voce e poi tocca allo sciocco partire dall’ufficio per andare a chiudere i contratti, gli basta fare un bel sorriso, ripetere le frasi che il suo amico gli ha insegnato e gli affari vanno che è una meraviglia.
Sembrano dipendere l’uno dall’altro, in uno schema strategico di innegabile grande successo.
Il loro tempo in ufficio lo passano così, alternando le vendite alle chiacchiere, soprattutto del buon Cirano, ...
... che si è affezionato così tanto a quel bel ragazzo da propinargli consigli a ripetizione, è il suo modo di prendersene cura. Cristiano fa quel che può, sbadiglia spesso, lo annoiano da morire le intriganti sfumature della vita, si dichiara spesso attratto solo dalla banale sostanza delle cose, come fosse sempre affamato senza aver mai imparato ad apprezzare davvero il gusto delle esperienze.
I vini sacralmente invecchiati del primo? La birra a buon prezzo del secondo. Libri meravigliosi, abissi verticali in cui perdersi, ipnotizzati dalle seducenti trame di storie impossibili? No, decisamente meglio la Gazzetta dello sport.
Su una cosa però, sembrano essere d’accordo, l’unica che li fa tacere entrambi, in totale adorazione: l’arrivo della bella Rossana.
Preceduta dai rintocchi di un paio di tacchi alti che sfilano sul pavimento di legno (per questo ci abbiamo messo tanto a sceglierlo) entra infine in scena da sinistra, con falcata sicura e mai troppo ostentata, l’equilibrio con cui si muove sembra lo stesso che regge in piedi la sua vita: una spiccata e irresistibile femminilità a cui fa da contraltare una dolcezza infinita.
Lunghi boccoli rossi su una pelle candida, gli occhi verdi sempre un po’ bassi di timidezza, un sorriso che è invito inconsapevole a qualsiasi desiderio.
Sembra sia stata dipinta dal pennello di un maestro del rinascimento e quella, tanto per dire, è l’epoca in cui l’hanno inventata, la Bellezza.
Rossana passa davanti alle scrivanie ...