Amanda e il suo padrone (4a parte) - Racconti Erotici

Amanda e il suo padrone (4a parte)

... aprirmi. Ti voglio trovare pronta a 4 zampe sul tavolino in salotto con il culo rivolto verso la porta. Appena entro voglio vedere il tuo culo e non la tua faccia da troia. Comportati bene" Firmato: il tuo Padrone.

Mmmmmm, mi aspettava una bella serata.

Mi preparai cercando di fare velocemente, ebbi un po' di problemi con il trucco perché non l'avevo mai fatto prima ma alle 17.30 ero già pronta.

Giacomo arrivò con qualche minuto di anticipo. Sentii la sua auto e quindi mi posizionai sul tavolino come voleva lui.

Apri la porta ed esclamò "wowww che troia, brava".

Si avvicinò, mi accarezzò il culo, mi diede uno schiaffo sulla coda e fece un giro intorno al tavolino per osservarmi meglio, complimentandosi con me per come mi ero trasformata. "Non avrei mai immaginato che potessi essere anche meglio di una donna, sei troppo bona, una gran bella vacca"

Posò la 24 ore sul divano, si tolse la giacca e la cravatta, si tolse le scarpe e si versò un po' di whisky poi mentre sorseggiava si abbassò per guardarmi negli occhi. "Cagna, vuoi un po' di whisky?"

"Si Padrone, grazie" risposi. "Bene, apri la bocca" mi disse e io eseguii, lui sorseggio' dal bicchiere una grossa quantità di whisky e mi sputò in bocca "bevi puttana"

Il whisky mi arrivò in gola provocandomi dei colpi di tosse.

"Cagna non vai bene a bere in questa posizione? Aspetta ti faccio bere in un altro modo". Versò ancora un po' di whisky nel bicchiere, fece uscire il cazzo dai pantaloni e lo ...

... immerse nel bicchiere "dai troia bevi il whisky dal mio cazzo, leccalo bene". Bagno' più volte il cazzo nel whisky e mi imboccava. Era arrapato, tanto, il suo cazzo cresceva sempre di piu nella mia bocca e divenne presto duro come il marmo. "Succhia cagna dai. È da venerdì scorso che non sborro. La troia di mia moglie non mi ha fatto scopare, la puttana dice che ha il ciclo. Dai succhia"

Credo dicesse la verità. Era come un toro infuriato. Mi teneva la testa e mi scopava la bocca cercando di infilarmelo tutto fino in gola. Io non potevo muovermi, non avevo modo, su quel tavolino rischiavo di cadere, ero bloccata con il cazzo in bocca e ogni tanto avevo dei conati di vomito perché la sua cappella toccava le mie tonsille. "Brava schiava, succhi veramente bene, sei una vera cagna".

Di tanto in tanto mi sfilava il cazzo dalla bocca e mi massaggiava il viso per poi sbatterlo sul viso varie volte prendendomi letteralmente a cazzi in faccia.

Poi me lo rimetteva in bocca con irruenza e continuava a scoparmi la gola sempre più velocemente. Io avevo la bocca piena di saliva e non riuscivo quasi piu a respirare ma lui continuava a bloccarmi la testa. "Vai puttana continua a succhiare che il tuo Padrone adesso ti dà tanta crema, lo so che ti piace la mia crema, succhia vacca succhia che adesso ti faccio bere! La vuoi la crema? Eccola puttana ahhhh godooo tieniiii troiaaa beviii" e dicendo questo si svuotò completamente nella mia bocca. Si fermò in quella posizione per qualche secondo ...