Amanda e il suo padrone (4a parte)
Data: 12/02/2020,
Categorie:
Trans
Autore: StellaTroia, Fonte: Annunci69
Quel weekend fu interminabile, sembrava non passare mai. Avevo un'incredibile voglia di rivedere il mio padrone, ormai dopo tre giorni trascorsi con lui non ne potevo piu fare a meno
Finalmente arrivò il lunedì. Ero ansiosa come fosse il primo giorno di scuola e nello stesso tempo preoccupata perché non sapevo cosa mi apettava ma soprattutto per la reazione che avrei avuto nel rivederlo. Temevo di non riuscire a controllare le mie emozioni ma temevo anche per il suo comportamento in genere sempre un po' sopra le righe. Sapevo benissimo che la mia vita in azienda sarebbe cambiata ma questa cosa era estremamente eccitante, o meglio, avvertivo una sensazione mista tra paura ed eccitazione.
In azienda io e Giacomo avevamo l'ufficio su due piani diversi, lui al secondo piano aveva una grande stanza con scrivania e poltrona da manager, io invece ero al primo piano e condividevo la stanza con un collega.
Quella mattina arrivai in ufficio un po' prima delle 8, ero molto impaziente di rivederlo e fantasticavo su cosa si sarebbe inventato per me, per sottomettermi. L'eccitazione era veramente tanta.
Lui in genere era meno mattiniero di me, essendo un consulente faceva ciò che voleva e non arrivava mai prima delle 10 ma quella mattina mi meravigliai, alle 8.10 mi arrivò un messaggio sul cellulare: "Amanda vieni subito nel mio ufficio"
Wowww. Era già arrivato. La giornata iniziava bene pensai.
Salii al piano superiore e bussai alla porta del suo ufficio.
"Avanti" ...
... disse lui "chiudi la porta con il blocco". Entrai intimorita sussurrando solo un serio buongiorno con una voce spezzata dall'emozione.
Lui seduto sulla sua poltrona con una gamba accavallata e le braccia appoggiate sui braccioli aveva uno sguardo serio.
"Fatti avanti troia, avvicinati"
Feci pochi passi e mi fermai un po' distante dalla sua scrivania.
"Come stai? Come sta la fighetta anale? Si è riposata oppure ha preso altri cazzi?"
"No Padrone. Giuro, ho pensato solo a te in questi giorni. Mi sei mancato"
"Brava la mia troietta" e nel dire questo apri la sua 24 ore e tirò fuori il plug. "Zoccola, venerdi hai dimenticato in auto il mio regalino" .
Pensando fosse incazzato per questa mia dimenticanza, un po' impaurita, balbettai non ricordo cosa per scusarmi, ma lui in modo molto pacato mi interruppe "tranquilla troietta, ho pensato che è stato meglio cosi, sicuramente a casa non avresti avuto la possibilità di indossarlo e, poiché non voglio metterti in difficoltà, ho deciso che questo lo conserverò io nella mia scrivania. Tu, ogni mattina la prima cosa che farai sarà venire da me e ci penserò io ad introdurlo nella tua fighetta. Deciderò io quanto tempo dovrai tenerlo e ti chiamerò di nuovo nel mio ufficio quando deciderò di toglierlo, ma devi sapere che in qualsiasi momento della giornata potrei controllare se lo indossi. Capito troietta?"
Io con un sospiro di sollievo, "si Padrone ho capito. È giusto cosi. Grazie"
"Brava Amanda" quindi si alzò e mi ...