1. Amanda e il suo padrone (4a parte)


    Data: 12/02/2020, Categorie: Trans Autore: StellaTroia, Fonte: Annunci69

    ... ordinò di avvicinarmi alla scrivania "adesso abbassati i pantaloni e piegati a 90 gradi sulla scrivania".
    
    Molto velocemente feci come chiese, alquanto eccitata per la situazione che stavo vivendo.
    
    Ero con la faccia attaccata alla sua scrivania, con le gambe leggermente divaricate e aspettavo che mi introducesse il plug, ma lui dietro di me passeggiava per la stanza ed io non capivo perché non procedeva ad infilarmelo.
    
    Con la coda dell'occhio vidi che armeggiava con il suo cellulare, fece un numero e se lo portò all'orecchio. "Giulio buongiorno. Tutto bene il rientro a casa?" Stava parlando con il mio capo. Andava avanti e indietro per la stanza e io ferma, piegata sulla scrivania. Parlava con il mio capo, scherzava, rideva come se niente fosse e, quando mi era vicino, allungava una mano sul mio culetto, lo toccava, massaggiava, mi colpiva il culo con uno schiaffo e intanto continuava a ridere e scherzare con Giulio, io felice e tremolante sentivo la sua mano virile che tastava le mie natiche. "Ti ho chiamato per dirti che se vuoi per quella riunione sarei libero alle 14". Non sentivo che cosa rispondeva Giulo e mentre ascoltava ad un certo punto si fermò dietro di me, immobile, mi massaggiava il culo, la schiena, poi si attaccò a me e cominciò a muoversi e a strusciarsi simulando un'inculata. Continuava la conversazione con Giulio e intanto si strusciava contro il mio culo sempre più eccitato, apri la cerniera dei pantaloni e appoggiò il suo cazzo sul mio ...
    ... buchetto.
    
    Mmmm. Non ce l'aveva duro ma comunque sentivo il calore di quel pezzo di carne tra le mie natiche e quasi mi bagnai tutta.
    
    Ad un certo punto capii dal tono della voce che era veramente arrapato infatti in modo alquanto frettoloso concluse la telefonata "ok Giulio. Scusami ma adesso devo staccare. Fammi sapere se per gli altri va bene. A dopo"
    
    Ripose in tasca il cellulare e si dedicò a me e al mio culo "ti piace il cazzo, vero troietta?" "Siii Padrone, tantissimo" continuava a massaggiare la mia fighetta con la sua cappella, sentivo che era eccitato, sentivo il suo cazzone che stava diventando sempre più duro, sentivo le sue mani che aprivano le mie natiche, voleva vedere la mia fighetta aperta mentre faceva scivolare la sua asta, pensai che mi avrebbe penetrata, invece no! Continuava a strusciare il cazzone tra le mie natiche, era bellissimo sentirlo duro contro il mio buchetto. Era eccitatissimo, voglioso, irruente ma, a un certo punto, si fermò, si abbassò. Sentii la sua lingua umida e salivosa che si muoveva come un'anguilla tra le mie natiche "Mmmm. Siiii, bellooo" stavo quasi per godere, "troia sei proprio un'acchiappa cazzi, sempre vogliosa come una cagna, sempre in calore. Vuoi il mio cazzo?" Senza darmi la possibilità di rispondere, ridendo continuò "No troia, per il mio cazzo dovrai aspettare, dovrai meritartelo" allora si rialzò prese il plug, lo appoggiò al mio buchetto, forzo' l'apertura e me lo infilò in un solo colpo tutto dentro "ahhhhhhhh" mi fece un ...
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