M’s story. Capitolo 4. In balera, per andare… all’università
Data: 06/02/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Dominazione / BDSM
Autore: LaraS, Fonte: RaccontiMilu
... risposta che sì, ce ne era uno in camera di uno dei ragazzi.
Passò almeno un quarto d’ora e, quando M. si riprese, si ritrovò distesa su un letto, a pancia in giù, con noi cinque che la guardavamo ancora in erezione. Le dissi: “Sei stata bravissima, ma vedi che noi abbiamo ancora voglia? Ora faremo un gioco, rimettiti a gattoni in modo che tu possa vederti nello specchio. Ecco così, devi vedere tutto il tuo corpo. Ora ci pregherai di prenderti messa così, come una cagnolina in calore, uno ad uno ma nell’ordine che vuoi tu, e noi avremo 5 minuti ciascuno. Guardammo tutti la sveglia digitale sul tavolo. Noi possiamo scegliere se venire o aspettare un altro turno. Ogni volta che uno si staccherà, lo ringrazierai. M., chi scegli per primo?”. Conoscendola, la risposta era ovvia: “Luigi, amore mio”. Luigi fece presto a venire, non aveva alcuna intenzione di trattenersi e credo che volesse soprattutto vedere lo spettacolo di noi dietro alla sua prossima mogliettina. M. chiamò poi me, poi Arturo e Luca, lasciando Giulio per ultimo: sicuramente aveva paura di quello che Luca avrebbe fatto col suo cosone enorme – e fece – standole dietro. La prendemmo senza sosta, usandola come un oggetto, alternammo figa e culo a piacere, il suo corpicino veniva sbattuto o dondolato dalle nostre spinte. Luigi vide la sua donna ...
... trasformata in un manichino il cui unico scopo era far sfogare gli uomini… la vide fremere per gli orgasmi… e ancora altri orgasmi: non era quello che mi aveva chiesto? Quando finivamo il nostro turno subito si accomodava dentro la ragazza il successivo per tornare a prenderla con voga. Siccome c’era un quarto d’ora da aspettare ogni volta, quello che stava per entrare se lo faceva rimettere in tiro poggiandolo in bocca alla schiava. Perdemmo il conto degli orgasmi di M.: era davvero una ragazza naturalmente molto calda. Ce la passammo per un paio d’ore, poi decidemmo di farla finita perché erano quasi le quattro. Luca volle venire in figa, i suoi due amici provarono l’esperienza di sporcarle il visino e io… io volevo proprio venirle in culo e lo feci.
Distrutti, ai ragazzi non venne in mente di chiederci come ricontattarci. Per fortuna, Luigi era ben sveglio: ci rivestimmo tutti e tre e lui mi portò direttamente a casa. M. ed io dormicchiavamo dietro teneramente abbracciati. Gli raccomandai di non mandarla a casa sola con sua madre subito, di farle passare una domenica dolcissima, di non parlarne di cosa aveva fatto per non ferirla, tanto ci avrebbe ripensato da sola. Salutandoli, dissi a Luigi di chiamarmi l’indomani sera, dopo aver riportato M. da sua mamma e fosse stato tranquillo.
To be continued…