1. M’s story. Capitolo 4. In balera, per andare… all’università


    Data: 06/02/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Dominazione / BDSM Autore: LaraS, Fonte: RaccontiMilu

    ... sentire anche voi che roba!”. M. lo accolse tutto, non era difficile, strabuzzò gli occhi, li richiuse e posò la testa sul petto di Giulio. Non fosse stato per i mugolii e il respiro affannoso si poteva credere che stesse riposando. Approfittai di quei minuti per spogliarmi anch’io e mi feci lasciare il posto da Luigi.
    
    Avvicinai lentamente la punta del glande alla rosellina del suo buchetto bagnata di umori vaginali. “Uno si metta vicino alla bocca nel caso dovesse urlare, non deve sentire nessuno”. Poi, rivolgendomi agli amici: “Sono tre settimane che voglio farmi questo splendido didietro, lo farò lentamente, ma fino a farglielo sparire completamente dentro, deve avere il tempo di assaporare ogni centimetro e sentirsi il suo bel culetto che lentamente va riempiendosi”. Spinsi piano e lo sfintere teso cominciò ad avvolgere la punta allargando l’anello di carne sempre di più. M. reclinò la testa di lato e aprendo la bocca inizio ad emettere un gemito più forte che durò per alcuni secondi. Era venuta di nuovo, ma non le servì ad ottenere un momento di sosta. Fu presa completamente dal mio palo di carne che la trafiggeva risalendole l’intestino fino a che non sentì il mio pube e i suoi peli contro le sue morbidissime chiappette. La lasciai così per qualche secondo, impalata e con i fianchi un po’ sollevati dalle mie mani, con gli spasmi e le contrazioni che sentivo crescere. Con tutta la dolcezza che potevo in quel momento, chiesi ad M. di farci capire con parole sue che ...
    ... tutti gli uomini della terra avevano il diritto di incularsela. Pur con gli occhi chiusi era ben sveglia e tra un mugolio e l’altro sentimmo la sua vocina sospirare: “padroni, vi prego di farmi l’onore di provare tutti il mio culettino”. Glielo feci sentire per bene entrando e uscendo una decina di volte, sempre lentamente, che se lo gustasse tutto e poi feci cenno ad Arturo che toccava a lui.
    
    Mentre gli lasciavo il posto notai che Giulio continuava a fotterla con enorme piacere da sotto, ma anche che Luca si stava alzando dal divano, di nuovo quasi in erezione, e si portava davanti ad M. Arturo non ebbe i miei riguardi: approfittando del fatto che ormai la ragazza era bene aperta, le entrò tutto nello sfintere col primo colpo. M. si limitò a fare un mugolio più forte degli altri: ormai era vinta completamente. Luca le fece rialzare il busto fino a portarselo all’altezza del cazzo, le aprì la bocca con le mani e lo spinse dentro. Ora era davvero farcita dai tre universitari contemporaneamente. M. sentì di nuovo salire quella nuova sensazione di onda che incominciò a stravolgerle i sensi. Esplose in un altro orgasmo, gemendo dolcissimamente. Non seppe mai dire se quello fu un orgasmo che non aveva mai conosciuto prima, ma furono però le ultime sensazioni che ricordò, perché la vedemmo reclinare il capo su di un lato e crollare tra lo svenuto e l’addormentato. Lasciai che i tre continuassero a sbatterla all’unisono e chiesi se in casa vi fosse uno specchio, ottenendo come ...
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