Sei una donna, non certo una santa - Racconti Erotici

Sei una donna, non certo una santa

... rilassa l’ano mentre glie lo succhi con il culo. Fino al momento in cui senti che si alza, ti spinge in avanti e poi ti prende alla pecorina e detta lui il passo dell’inculata.

A breve sei con la faccia per terra, le braccia protese, il culo in alto con il tuo cliente che lo devasta avanti e indietro senza sosta, alternando inculata profonda con il “tutto dentro e fuori”. La tua figa anale sta sbrodolando, sei una troia schiava del maschio alfa.

Vieni spinta prona a terra, lui è sopra di te, il suo cazzo ancora nel culo, i tuoi gemiti di piacere si confondono con quelli del film porno. Va avanti così per qualche minuto, poi lui si alza e ti prende per un braccio: “sulla poltrona”.

Ti siedi in poltrona, all’altezza giusta per prendere il suo cazzo pieno dei succhi del tuo culo in bocca. Lui si lascia spompinare per pochissimo poi ti interrompe: “mettiti giù e alza le gambe”.

Sei con la schiena contro la poltroncina, il culo che sporge, le sue mani che tengono alzate le tue gambe con le calze da troia, il buco palpitante. Il suo cazzo entra in un attimo, come un coltello caldo nel burro.

Comincia a incularti se si può ancora più selvaggiamente, il tuo ano non è più in grado di opporre alcuna resistenza e ti godi la scopata. Quel bel palo entra ed esce dal tuo buco vergognosamente dilatato e grondante di umori, come la figa di una cagna in calore.

Sei alla sua mercé, una troia anale che sta godendo col cazzo nel culo. Provi a stringere l’ano, ma l’effetto che ...

... ottieni è un’onda di piacere alla quale ti abbandoni completamente. Le tue gambe puntano al cielo, con i tacchi verso il soffitto, le tue mani le tengono strette mentre il suo cazzo ti sta scopando senza sosta da chissà quanto tempo. Il tuo culo gode, gode, ed eccolo: un orgasmo anale che ti fa gridare di piacere mentre le tue gambe tremano e il tuo ano si stringe sul membro poderoso che ti sta regalando il sublime piacere dell’orgasmo.

Lui non smette di incularti, vedi la sua silhouette nera con sullo fondo una biondina a cui stanno sborrando in faccia. Stai godendo come una vacca. Se continua così arriva un secondo orgasmo, ma… è lui il maschio e improvvisamente ti prende per i capelli (quasi togliendoti la parrucca), ti sbatte per terra in ginocchio, si scappuccia, si sega e in pochi secondi un copioso schizzo di sborra ti arriva in faccia. Apri la bocca per prendere il secondo schizzo, e il terzo.

Gli succhi il cazzo, pulendo con la lingua il glande che rilascia ancora qualche goccia di deliziosa crema.

Il cliente si chiude i pantaloni, quando sta per andarsene gli chiedi: “allora, sono stati spesi bene i 10 euro?” Lui ride allontanandosi, tu rimani lì, seduta, col culo colante dei tuoi umori, la faccia colante di sborra, il suo sapore in bocca e l’eco dell’orgasmo che ancora ti provoca tremori.

Ti pulisci rapidamente con un fazzoletto, ti rassetti e ti alzi, con gambe tremanti ti avvii verso l’uscita. Passando davanti alla porta del bagno in due ti fanno cenno ...