Sei una donna, non certo una santa - Racconti Erotici

Sei una donna, non certo una santa

... sole, praticamente una talebana, dovresti quasi vergognarti, ma è il tuo primo incontro con il mondo esterno e, solo all’inizio, te lo concedo. Eccoti al banco.

“Un pacchetto di marlboro light morbide.”

Perché hai chiesto le morbide? Non lo sai neanche tu vero?

Il respiro ti appanna gli occhiali, non vedi più nulla, allunghi i soldi e prendi le sigarette e quasi fuggi. Ti ha salutato? Sì, tesoro, ti ha salutato e tu sei stata scortese e non hai risposto. Ok, ti perdono anche questo perché è la tua prima volta en femme, ma cerca di comportarti meglio d’ora in poi!

Però adesso non tornare in macchina, vai verso la spiaggia, fai una bella passeggiata. Sei così abituata a stare sui tacchi da baldracca che questi tacchetti bassi sono niente per te. Devi solo avere fiducia in te stessa. Ecco, vedi? Stai passeggiando. Ma tieni più dritta la schiena. Non sculettare troppo, non sei una battona, sei una ragazza al mare. Ecco, così sei perfetta!

Passi di fianco ad alcuni negozi aperti, con gente che entra ed esce. Nessuno ti guarda, a parte quell’ubriacone fuori da quel bar. Lo so, ti fa piacere che qualcuno ti guardi le gambe, ma quello è proprio un brutto personaggio. Accelera il passo, lasciatelo alle spalle.

Ecco, come ti senti? Bene, eh? C’è uno slargo con una panchina, puoi fermarti e fumare una sigaretta.

Ecco, accavalla pure le gambe, dondola quel piedino sexy. Accendi la sigaretta e guardi il telefono e la giornata improvvisamente si rovina: il bastardo ...

... che dovevi incontrare questa sera ti ha tirato il bidone, con un messaggino del cazzo. Ma non disperarti, oggi è la giornata dell’essere donna, non del fare sesso! Ricorda che hai ancora due sfide: mangiare in un locale e andare a comprare dei vestiti. Sei una bellissima ragazza, chissà che non incontri qualcuno strada facendo? Mandi un messaggio alla tua amica crossdresser, facendo una foto alle tue bellissime gambe nude: “Sono in riviera completamente enfemme, è meraviglioso, mi raggiungi?”

Lei ti risponde subito, anche se non può venire ti incita a continuare chiudendo la rapida chat con “sorridi, la gente ti ama!”

Ora coraggio, rialzati e continua la passeggiata, arriva fino in spiaggia.

Che meraviglia! Il vento di fine settembre muove la tua gonna e i capelli biondi, ti togli i sandali e cammini sulla sabbia, con le unghie smaltate e i piedini affusolati, che meraviglia! Via la mascherina, non è più obbligatoria. Adesso devi tornare alla macchina a volto scoperto.

Lo vedi, è tutto tranquillo, sei una splendida creatura femminile che passeggia, anzi siamo già arrivati alla macchina e ne hai ancora voglia.

Ok tesoro, andiamo a cercare un chiosco dove mangiare una piadina.

Si parte, con i finestrini aperti e il vento fra i capelli, è una giornata meravigliosa e tu sei meravigliosa.

Ci sono diversi chioschetti di piadine, ma decidi di fermarti in uno che sembra vuoto (sei ancora un po’ troppo timida, eh?) e non è difficile trovarlo visto che è ormai tardi. ...