Sei una donna, non certo una santa
Data: 10/01/2020,
Categorie:
Trans
Autore: bettatroietta, Fonte: Annunci69
... generosa apertura sotto il cavallo e attorno alle natiche.
Gli prendi il collant dalle mani e lo guardi negli occhi “sono le mie!”, sorridendo come una bambina la mattina di natale.
Paghi le calze ed esci salutandolo.
Cammini spavalda verso la macchina; lo so e lo sai benissimo anche tu, è ora di finire alla grande l’uscita. Guarda, pensavo fosse un po’ hard e fuori tema, ma se non lo fai adesso magari non lo farai mai più, hai ragione: devi andare a fare la troia vestita da troia in un cinema porno.
Avvertiamo quindi le nostre amiche lettrici di mandare a nanna i minori, qua la nostra storia comincia a farsi spinta. Volete proseguire? Ok! Scendiamo tutti insieme nella tana del bianconiglio.
***
Hai scelto il cinema porno in cui sei stata anni fa da maschietto, non avevi fatto nulla all’epoca, ma questa è un’altra esperienza: non stai andando al cinema porno, stai andando al cinema porno vestita da troia.
Hai tenuto i tacchi bassi per la guida fino l parcheggio di fianco al cinema. Complimenti, hai fatto un bel po’ di strada. Ma ora è il momento di troieggiare, quindi avanti con i miglioramenti.
Ti sfili i sandali bassi, apri la busta delle calze, via anche il tanga – come perché via il tanga? Perché se lo metti sopra le mutande non potrai sfilartele dopo, stupida. Ti sfili il tanga, e indossi le calze e rimetti il tanga sopra, accarezzandoti poi le gambe che hanno ora un look da vera pornostar, e come risalta lo smalto alle dita dei piedi!
Niente ...
... tacchi bassi, dove hai messo quelli alti? Eccoli qua. Sono un po’ più difficili da legare, sono sandali con una suola leggera e incurvata divinamente, un tacco che è uno spillo di dodici centimetri e un piccolo rialzo dietro al tallone che sostiene il laccetto di chiusura alla caviglia, il tutto argentato.
Dai, sistemati anche il trucco. Così, brava, abbonda col rossetto, stai andando a fare la puttana.
Scendi dalla macchina con la borsetta sotto braccio e attraversi il parcheggio fino all’entrata del cinema, facendo attenzione a camminare su quella ghiaia con ai piedi quei meravigliosi pezzi di scomodità. Mascherina, apri la porta, cassa.
Il gestore neanche ti guarda, indica solo il prezzo del biglietto. Paghi e ti giri verso l’ingresso della sala.
È un cinema anni ’80, pulito ma decisamente anni ’80… Linoleum a terra, moquette alle pareti, grossi tendaggi di velluto e, guarda lì, c’è anche il bar con le caramelle e i popocorn… tutto in stile. Ma chi ci va al bar in un cinema porno?
Dai, non perderti in queste inezie, il film sta per cominciare. E non parlo di quello sullo schermo.
Scosti la tenda e dentro è buio pesto, l’unica cosa che vedi è sullo schermo una moretta ricciola che si sta facendo inculare in un parcheggio, sul cofano di una macchina. Tutto il resto è buio totale, venendo da una così bella giornata di sole i tuoi occhi devono abituarsi al buio.
Ma un colpetto di tosse ti toglie ogni dubbio: c’è diversa gente tutto attorno a te. È il punto ...