1. Storia di una sirena 2 - di bocca buona


    Data: 22/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Syren, Fonte: Annunci69

    ... lentamente, preme sulla mia testa per farmela abbassare. Senza che i miei occhi si discostino dai suoi, obbedisco al suo gesto e mi chino verso il suo obelisco.
    
    Nell’attimo in cui le mie labbra sfiorano la sua cappella, serro le palpebre assaporando gioiosamente la fantasia diventata realtà. La mia bocca avvolge il glande in tutta la sua interezza, godendo di sentirsi finalmente riempita e gustando un sapore totalmente nuovo e misterioso. Ricorda la carne, ma è viva, ha sfumature stagionate, ma senza essere stucchevole, come la forma, anch’esso è tondo e piacevolmente deciso.
    
    La mia lingua scatta subito eccitata per assaggiare questa nuova pietanza e senza rendermene conto inizia a leccargli l’intera asta, poi di nuovo su attorno alla punta e ancora giù a scoprire tonalità più amare e le punture gentili dei peli. La mia fame adolescenziale si risveglia assopita dalle noie delle troppe fantasie e pretende la cruda realtà. Inglobo la cappella fra le mie fauci ed inizio a ciucciarglielo come un gelato caldo e consistente, lasciandomi sfuggire un gemito di pura felicità dopo tanto attendere.
    
    Anche lui si abbandona espirando rumorosamente dalle labbra serrate senza mai liberare la mia testa dalla sua mano.
    
    Senza seguire uno schema preciso, viaggio per tutta la superficie a disposizione, non voglio perdermi nulla e mi scopro avido. Non riesco a contenermi, non penso alla vergona, alla colpa, all’oscenità che potrei trasmettere. Tutto il mio essere, i miei muscoli, le ...
    ... mie attività cerebrali, sono concentrati sul godermi il suo uccello.
    
    Mi sento scomodo in quella posizione al suo fianco, istintivamente m’inginocchio fra le sue gambe aperte, senza abbandonare il suo tesoro.
    
    Lecco, ciuccio, risucchio, schiocco le labbra attorno alla cappella, segno con la lingua tutto il corpo eretto come fosse un cono gelato e me lo affondo in gola. Tossisco per l’enfasi esagerata, ma riprendo il mio giocare come se nulla fosse accaduto, sperando che lui non si renda conto che non ho assolutamente un piano in testa.
    
    Ma pare che stia apprezzando qualsiasi cosa stia facendo perché lo sento mugugnare leggermente e se alzo gli occhi, lo vedo con la testa reclinata in aria ed il mento abbandonato alla gravità, in estasi.
    
    Le mie papille percepiscono gusti diversi in bocca e il mio naso odora calore proveniente dal suo pube. M’inebrio di queste novità sensitive e mi abbandono ad esse, gli succhio il cazzo perché mi piace e perché voglio donargli piacere. Ti prego, Eros o qualsiasi altra divinità del sesso mai esistita, fate che stia provando piacere da me. Voglio che sia felice come lo sono io, euforico come me, indicibilmente arrapato come me.
    
    Mi sfrego volgarmente una mano sulla mia patta e con l’altra afferro la sua carne ed inizio a segarla. Tento di coordinare il movimento del mio pugno a quello delle mie labbra, abbasso la pelle spessa con le dita serrate e affondo il tutto nella mia bocca. Poi risucchio quasi aspirando e lascio più morbida la ...