Storia di una sirena 2 - di bocca buona
Data: 22/12/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Syren, Fonte: Annunci69
... cosce.
È caldo, percepisco la morbidezza dell’epidermide, più spessa di quella altrove, ma che ricopre un corpo duro e pulsante e riempie la mia mano.
Ora che è libero anche dalle mutande, un delicato odore di cazzo raggiunge le mie narici, è simile al mio, ma con note che non recepisco come familiari e questa cosa mi eccita a dismisura. Un movimento nella tuta mi avverte che anche il mio si è svegliato e preme prepotentemente contro lo slip, lo lascio imbizzarrirsi e mi concentro sul suo.
Indago sull’intera asta, timido nelle dita, ma impavido nel cuore. La mia mano sinistra si scopre sorpresa di sfiorare un pene a lei sconosciuto, in realtà il suo primo, poiché io mi masturbo con la destra. Tasta la nuova forma che le si presenta: mi pare più grosso del mio, ma sembra abbia una base più sottile che si allarga salendo, il mignolo sente solleticarsi dai peli e fantastico su come possa presentarsi il suo giardino, se folto o corto.
Con un lento movimento del polso, fletto su è giù, sentendo che la pelle del suo membro segue compiaciuta i miei gesti, mentre il suo proprietario finalmente si scosta dalla scrivania e si rilassa sulla sedia, lasciandomi campo più libero nel gestire il masturbarlo.
Mi concedo il lusso di muovermi anche io e giro il busto nella sua direzione, ma senza avere il coraggio di guardarlo in viso, osservo il premio che sto sorreggendo.
Più bello di quello che credessi, il suo cazzo non rimane contenuto interamente nel mio pugno ed una ...
... grossa cappella si staglia al di fuori della dita, fa quasi del tutto capolino dal prepuzio, un porpora acceso con venature lucide ed un piccolo occhietto centrale che pare si rivolga a me. È sferica, come fosse l’interno di cupola in una moderna chiesa, priva di decorazioni barocche, ma dai colori insoliti. Gioca a nascondino con la pelle in abbondo, mentre continuo a segarglielo, ma non viene mai del tutto ricoperta.
Del pelo castano, più scuro dei suoi capelli, ma ugualmente riccio, copre a filo raso il suo pube, lasciando svettare liberamente l’asta. I testicoli non sono né troppo grandi né piccoli, rimangono appesi sodi con una stuzzicante peluria che sfiora il fianco della mia mano in movimento.
Percepisco il peso del suo sguardo su di me, ma non riesco a trovare il coraggio di rispondergli; temo di fargli male, abituato ai miei ritmi più decisi, ma sembra che non provi fastidio e, nel silenzio, sento un flebile gemito.
I miei occhi scattano in automatico in alto ed incontrano i suoi: ha uno sguardo languido, ma deciso, indagatore sul mio viso, come se temesse che io non sia d’accordo. Mi incatena alla sua occhiata. Una vampata di rossore ed imbarazzo mi scalda tutta la faccia, ma l’eccitazione non mi permette di abbandonare la presa e liberarsi della sua trappola.
Sussulto di spalle quando una sua mano si appoggia alla mia nuca, sfarfallo confuso le pupille e, per un attimo, perdo la concentrazione della mia manualità. Lui mi rassicura con uno sguardo e, ...