Roberta
Data: 21/12/2019,
Categorie:
Trans
Autore: Laurencedarabia, Fonte: EroticiRacconti
... vera madamin di Torino degli anni “80 sei una cagna solo se scopi con uno di una classe sociale inferiore “anche se ce l’hanno più grosso di me?” e aumentai il ritmo delle dita, strabuzzò di nuovo gli occhi “Mi fai impazzire così” stava già colando, la feci alzare, le premetti il collo da dietro sino a farla piegare sul tavolo, le sollevai la gonna, le scostai lo slip e glielo infilai dentro da dietro in un colpo solo. Ruggì “bastardo mi tratti come una troia” intanto colava ancora di più, c’erano già delle gocce sul mio parquet lucido, le diedi un po’ di colpi forti ma ero scomodo, lei era alta come me senza i tacchi, dovevo sollevarmi sulla punta dei piedi per prenderla bene. Per non perdere tempo uscii, con la gamba destra le diedi due pedate ai piedi per divaricarle le gambe e portarle la figa alla altezza giusta. Glielo infilai di nuovo dentro in un colpo solo. Oramai sbarellava, stava urlando come una invasata. Per non mettere in allarme tutto il piano uscii, la feci girare, la misi con il culo sul tavolo e glielo infilai di nuovo dentro. Lei mi afferrò il collo baciandomi, gemeva forte ma almeno non urlava.
Smise di baciarmi e mi ordinò “adesso sborrami dentro” io proseguii a montarla ” ho detto sborrami dentro, lo sai che prendo la pillola” smisi di pensare alla vernice bianca su una parete che si asciugava e subito venni copiosamente “vengo anch’io “urlò “vengo anch’io” “ see perché le altre quattro o cinque volte che sei venuta nel quarto d’ora prima non ...
... le contiamo “ mi dissi tra me e me.
Le passai il rotolo dello scottex dopo averne preso un bel pezzo con cui mi asciugai il cazzo, l’inguine e le gambe bagnate dai suoi colamenti. Lei era ancora seduta sul tavolo con la gonna su e le gambe larghe, sembrava in catalessi. “Meno male che aveva le autoreggenti, se avesse indossato un collant avrei dovuto strapparglielo” mi dissi ridacchiando dentro di me.
“Paola” feci una pausa “lo sai che oggi per ripassare chimica non ho fatto la spesa? E quando sei arrivata stavo per andarci ma oramai è troppo tardi”
Mi guardò come se fosse uscita dalla tranche di un mago “ma tu dopo una cosa del genere pensi alla spesa?” “guarda che sono appena uscito dall’età dello sviluppo devo dormire e mangiare “le dissi ridendo
“stronzo, questo per dirmi che rispetto a te sono vecchia?” “no per dirti che spero che tu abbia qualcosa nel frigo e che se mi inviti cucinerò per entrambi” il vero motivo era che volevo farmi una doccia calda e nel bagno che condividevo con Dimitri, il greco scarsamente igienico, se non pulivo io non puliva nessuno. Sapevo che avrei dovuto prenderla un’altra volta quella sera ma avevo 22 anni.
“Ma guarda, ho una calza smagliata e ho bagnato dappertutto, come mi riduci” mi venne da ridere, era una che si riduceva volentieri da sola.
“Mi è piaciuta quella mossa che hai fatto per farmi allargare le gambe, dove l’hai imparata?” “ti ho accennato dove è venuto a recuperarmi mio padre l’anno scorso per iscrivermi ...