Roberta
Data: 21/12/2019,
Categorie:
Trans
Autore: Laurencedarabia, Fonte: EroticiRacconti
... Risalii a baciarla tenendo l’indice appoggiato all’ingresso del suo ano pieno della mia saliva “ empuja como si te fueras a cagar “ le sussurrai, sentii che spingeva e entrai con la prima falange, continuò a spingere e io inserii tutto il dito, premetti la falange verso la parete anteriore del suo intestino e sentii come una piccola castagna dura che toccai con la stessa forza con cui toccavo il punto G delle genetiche, mi guardò con stupore e poi il suo viso fu stravolto dal piacere, aveva sollevato le coperte e adesso completamente nuda si stava agitando come qualunque donna che goda con il cazzo dentro alla figa. Le presi in mano il cazzo e dopo tre volte che andai su e giù in sincronia con il dito nel culo iniziò a sborrare con dei getti come una fontana. Fece quattro o cinque spruzzi e anche se non sborrava più, per un po’ fu scossa da una serie di contrazioni mentre io lentamente le estraevo il dito dall’ano. La coprii e la strinsi a me, eravamo entrambi pieni di schizzi, lei tremava e si mise a piangere “cosa mi hai fatto? Non mi era mai successo, mi hai dato un ordine in castigliano, allora sai la mia lingua, chi sei?”
“Andiamo per ordine, ti ho fatto delle cose che mi sono venute spontanee, non le avevo mai fatte prima e mi sembra ti siano piaciute, non so lo ...
... spagnolo, solo qualche frase, ho uno zio argentino e da bambino sono stato un po’ a Baires, la frase che ti ho detto me la diceva sempre Anita, la tata che avevo in General Belgrano. Per chiudere, farti godere mi è piaciuto da matti e se non fossi troppo scossa ricomincerei subito.”
Sollevò la faccia dal mio petto, sorrise e mi baciò. Mi alzai e andai a lavarmi le mani. Mi piaceva ma non avevo mai ficcato le dita nel culo a nessuno.
Tornai nel letto e lei mi si raggomitolò contro come una gatta che fa le fusa. “ Mi farai smettere di fumare, quando sono con te non mi viene neanche voglia” “ se lo desideri fuma , non mi dà fastidio “ “ rischierei di perdere un po’ del tuo odore, a proposito” mi alzai e andai a prendere una pezzuola da doccia, la bagnai sotto l’acqua bollente del lavandino della cucina e la strizzai, tornai con il sapone intimo nell’altra mano la scoprii e la girai manovrandola come una bambola, le misi qualche goccia di sapone tra i glutei , lo spalmai sull’ano tenendo divaricate quelle chiappe fantastiche e con la pezzuola portai via il sapone. Per verificare mi abbassai e le leccai l’ano. Mi sollevai e la guardai distesa e indifesa. In un attimo eravamo arrivati a una intimità che non avevo mai avuto con nessuna. Lei aveva la faccia serena e teneva gli occhi chiusi.