Linda la nerd – Capitolo 12
Data: 17/12/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Autoerotismo
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... scherzando, se davvero non sapesse chi fosse Tommaso.
Lei scosse il capo, confusa. Perché avrebbe dovuto saperlo?
In pochi minuti Gianna la illuminò su vita, morte e soprattutto miracoli del ragazzo, dipingendolo come uno dei migliori amanti nella zona. Qualcosa per la quale una ragazza avrebbe ucciso o quasi. Aveva passato una notte con lui, anni prima, quando erano all’ultimo anno delle superiori, le aveva confidato sua cugina, e ancora piangeva nel suo letto al ricordo di come l’aveva posseduta con vigore e, al contempo, con dolcezza, come le aveva riempito la mente e l’anima prima della sua micia e come le aveva fatto scoprire quanto piacere possa donare una lingua che massaggia il bottoncino.
– Dobbiamo farcelo. – aveva detto Francesca, incuriosita di scoprire come fosse una scopata soddisfacente. I ragazzotti che avevano avuto accesso al suo sesso non erano mai stati particolarmente bravi, e lei non faceva fatica ad immaginare che si potesse avere di meglio, magari da qualcuno con qualche anno di esperienza in più.
Gianna aveva alzato le spalle. – Impossibile: un tempo sì, aveva frotte di ragazze che si portava a letto, ma ora è diventato fottutamente fedele, e Sara è la sua unica donna. Non riusciresti mai a scopartelo.
Francesca guardò la ragazza bionda. Sì, era una splendida ragazza, indubbiamente, con indosso un bel vestito nero che valorizzava i fianchi ed il sedere bello sodo. Però di tette ne aveva un po’ poche: ecco trovato il suo punto ...
... debole.
Con un sorriso tornò a voltarsi verso Gianna. Mise le mani sotto i propri seni e li alzò alternativamente nella maglietta straziata dalle loro dimensioni generose. La cugina li guardò con una punta di feroce invidia. Probabilmente si era chiesta dove li avesse nascosti Francesca fino ad un paio di mesi prima, quando ne aveva meno di lei. – Le mie due bambine mi daranno una mano.
Francesca, nonostante quello che lei stessa credeva, non era stupida. Non si presentò a Tommaso durante la festa, immaginando che non avrebbe avuto nessuna possibilità di approcciarlo con successo. Invece, passò qualche giorno a studiare il suo profilo Facebook, scoprendo come Sara apparisse sempre nelle foto sorridente, soprattutto con gli occhi luminosi. La ragazza la invidiò. Controllò Twitter, scoprendo che non lo usava, e Instagram, giungendo alla conclusione che la lettura, l’escursionismo ed un fine umorismo fossero qualità di Tommaso ben maggiori dell’uso dell’economica fotocamera con cui riempiva il suo album. Gli chiese ed ottenne l’amicizia o lo seguì nei social network, lasciando un paio di cuoricini su qualche post che ritenne potesse farla entrare nelle sue grazie e commentando alcune foto in cui compariva da solo, senza la bionda.
Fu una delusione quando scoprì che l’unica risposta ai suoi commenti fu quella ad un post sui romanzi di Salgari, in cui sosteneva che il migliore della serie di Sandokan fosse paradossalmente quello in cui il pirata non compariva affatto. Lei aveva ...