Linda la nerd – Capitolo 12
Data: 17/12/2019,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Autoerotismo
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... chiesto se le consigliava la lettura, e Tommaso aveva raccontato quanto avesse trovato emozionante questa e quella scena, di come, scherzando, i due protagonisti lo avessero talmente appassionato che avrebbe voluto due gemelli per battezzarli Tremal-Naik e Kammamuri, oltre ad un gatto tigrato da chiamare Darma.
Francesca passò allora all’attacco, cercando di incontrare Tommaso, il quale sembrò apprezzare la mora, quando se la trovò davanti con un volume di romanzi. Lei non amava leggere, ed era dovuta entrare in una libreria e chiedere un consiglio per il compleanno del suo ragazzo immaginario, che aveva gli stessi gusti di Tommaso. La commessa aveva annuito sorridendo, iniziando a estrarre libri da ogni scaffale. Alla fine, quasi disturbata da tutti quei testi, lei aveva scelto una raccolta di romanzi di un autore che non aveva mai sentito nominare: un certo Jack Vance. Una volta a casa, cercò su Wikipedia di cosa trattasse il volume che portava il titolo “Il ciclo di Lyonesse”: qualcosa di relativo a un antico regno o qualcosa del genere, con maghi, creature magiche e cavalieri. La ragazza fissò il corposo volume girandolo tra le mani: una via di mezzo tra “Il trono di spade” ed “Harry Potter”, ma scritto. Non l’avrebbe letto nemmeno se ne fosse andata della sua vita, decise, guardandolo come se avesse avuto tra le mani la carogna di un animale.
Tommaso, non mancando di lanciare un’occhiata ogni tanto alla deformazione della maglietta della ragazza, passò venti ...
... minuti a parlare di libri con lei, annoiandola oltre ogni decenza. Non conosceva un quinto degli autori che il ragazzo citava, e si chiedeva perché quella lingua non si muovesse invece sulla sua passera. Se era davvero così bravo a letto, perché non la rimorchiava, la gettava su un letto e la scopava? Era davvero così fedele a quel palo della scopa biondo? In ogni caso, inventandosi la scusa di avere un appuntamento impellente, si fece dare il suo numero di telefono, promettendogli che avrebbero di nuovo chattato riguardo i libri.
Ma non furono i libri quelli che, un paio di giorni dopo, comparvero nella chat di WhatsApp, quanto piuttosto la foto del riflesso di Francesca che sollevava sapientemente la maglietta, mostrando il ventre piatto e la sezione centrale delle grosse tette, senza reggiseno. Sul bordo inferiore dell’immagine, la ragazza aveva avuto la malizia di far comparire un lembo di mutandine oltre l’elastico degli short.
Lui, invece di farle i complimenti o proporle di fare sesso, le aveva fatto notare che doveva aver sbagliato il numero di telefono. Lui era quello noioso dei libri, aveva aggiunto, con la faccina che faceva l’occhiolino.
Se l’avesse insultata, Francesca si sarebbe infuriata molto meno. Avrebbe scommesso che lo stronzo si era sparato una zangolata sulla sua foto ma deciso di restare con Sara. La ragazza aveva lanciato un grido di rabbia, un vero e proprio ruggito. In breve tempo decise di abbandonare ogni contegno, e inondò ogni possibile via ...