Sorprendente canzonatura
Data: 28/09/2019,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... latte’.
‘Sì, tanto vale andare dal droghiere e farci versare addosso al contenuto di mezzo negozio’ – finì ridendo Serena quel concetto.
Io le guardavo divertirsi, perché si notava che erano abituali a questo genere di feste, in quanto quest’iniziativa le stava ulteriormente rinvigorendo, poiché sembrava di sentirle parlare con voci più squillanti intanto che guardavano tutt’intorno con occhi scintillanti tutto ciò che le circondava:
‘E la casa? Magari con la vasca per l’idromassaggio?’.
‘A meno che il dottor Adler qui presente non riesca a farsi prestare la villa dal fratello burbero e irreprensibile. Non credo di conoscere qualcuno che abbia un’abitazione così grande’.
‘Se anche riuscissi a cacciare mio fratello dalla sua casa, ma chi sarebbero i partecipanti a questa festa? Non sarà soltanto una roba a tre? O quattro se devo entrarci anch’io?’ – osai postillare timidamente.
‘Una cosa tipo erotica, in cui appaiono e spariscono splendide ragazze vestite d’un improbabile abito svolazzante’.
‘Risparmiati il sarcasmo tesorino. Vedrai che di gente ce ne sarà fin troppa. Non hai idea di come arrivino a frotte i nostri amici quando si tratta di feste a soggetto’.
‘Allora dividiamoci i compiti. Tu occupati d’informare il festeggiato, che domani ci sarà una piccola festa per il suo compleanno e chiedigli di tenersi libero dopo le nove di sera. Naturalmente accertati che potrai ottenere la casa da tuo fratello, in tal modo io spargo la voce’ – concluse.
‘Un ...
... momento, aspetta. Prima fammi parlare con lui, perché non possiamo fargli trovare orde di barbari in casa senza un minimo di preavviso’ – replicai io preoccupato.
‘Ti do esattamente mezz’ora. Capisci che non abbiamo tempo per organizzare, altrimenti avremmo fatto diversamente’.
‘E vada per la mezz’ora’ – sbottai io accettando in maniera quasi rinunciataria.
‘Io intanto m’occupo di rubare un numero sufficiente di vestiti dal tuo armadio e tu farai altrettanto dal mio’ – disse in maniera risoluta Paola.
‘Non potrebbe invece ognuna guardare nel proprio armadio?’.
‘Quando mai ti vengono delle fantasie indossando i tuoi vestiti? Dovrebbe essere una cosa elaborata da qualche tempo, in questo modo invece la fantasia si scatena subito al vedere le stoffe e i colori’.
Ci lasciammo pieni d’energia e invasi da inedite di idee, per lo meno indubbiamente loro lo erano, mentre io mi sentivo come uno spettatore. Rientrai in casa e preso dai morsi della fame divorai un pezzo di pane vecchissimo che si trovava da qualche tempo nella credenza, in seguito provai a telefonare a mio fratello, ma prontamente rispose la segreteria telefonica:
‘Sono io, a dire il vero non m’interessa molto parlarti, vorrei chiederti se per domani sera avessi voglia d’andare a dormire in un altro continente. Sai perché? Presto detto, mi serve la villa per una graziosa festa a soggetto, una di quelle feste che a te non piacciono per niente’ – annunciai io solennemente e nel frattempo s’interruppe ...