1. Sorprendente canzonatura


    Data: 28/09/2019, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... simulava un sorriso imbarazzato, per il fatto che aveva una canottiera color rosso mattone e indossava un paio di pantaloni corti essendosi questi ultimi deformati all’altezza dell’inguine, senza riuscire a nascondere la grande eccitazione che stava provando:
    
    ‘Sei stato gentile, la tua maglia le va benissimo, altrimenti avrebbe dovuto indossare una delle mie orribili camicie’ – rivolgendogli la parola sorridendo.
    
    ‘Mi sembrava imbarazzante per la signora attraversare il giardino senza vestiti’ – concluse Tullio muovendo alcuni passi verso la scala.
    
    ‘Come fece Serena stamattina’ – terminai io con indifferenza il discorso.
    
    ‘Perfido e pure sleale’ – sibilò acutamente Paola, mentre il ragazzo si era fatto improvvisamente paonazzo in volto e adesso scendeva velocemente i gradini.
    
    ‘Tullio, dimmi una cosa, quanti anni hai?’ – fermandolo là per un momento.
    
    ‘Ne compio diciannove domani’ – rispose lui riprendendo il cammino e avviandosi verso il portone della sua casa.
    
    Il lampo di concordia e l’ispirazione d’intesa che scoccò tra i miei occhi e quelli di Paola fu immediato. Avremmo mai potuto rinunciare a una festa di compleanno? Diciannove improbabili anni pensai, mentre vedevo Paola correre lungo il viottolo che conduceva alla sua abitazione. Un ragazzino come tanti altri dall’aspetto molto più giovane, con un ciuffo biondo che si sparpagliava sulla fronte punteggiata da foruncoli, un viso largo e regolare sul quale si spalancavano due occhi castani grandi e ...
    ... rotondi. Il naso ben proporzionato, le labbra sottili e rosse, continuamente inumidite dalla punta della lingua che scorreva veloce per rientrare all’interno della dentatura insolitamente bianca e regolare. I modi in verità un po’ goffi, le braccia allungate sui fianchi e una camminata ondeggiante facevano di Tullio il tipico ragazzo adolescente, in attesa della prima esperienza.
    
    Io ricordai che i suoi genitori avevano lasciato la casa portando alcune valige e questo faceva supporre a una lunga assenza, cosicché il giovane figlio avrebbe posseduto la casa a disposizione per un compleanno di fuoco con gli amici. Tornai in casa mentre l’idea di svezzare quel giovanotto mi divertiva sempre più, a tal punto iniziai mentalmente a programmare ciò che avremmo potuto fare il giorno seguente. In camera il disordine era ormai a livelli incredibili, la boccetta dell’olio si era rovesciata in terra sporcando il pavimento, le lenzuola erano tutte da strizzare e le chiazze chiare e inequivocabili testimoniavano le ore di fuoco che ci avevano visto al culmine del piacere. Io spogliai il letto e accumulai la biancheria in fondo alla camera, in quanto Serena si era offerta di lavare tutto e perciò volevo approfittare della sua cortesia. D’altra parte, in quella casa non c’era la lavatrice, perché non avevo nessuna voglia di portare il fardello fino a una lavanderia in paese, dal momento che mi piaceva l’idea di rimanere sempre nudo pronto all’uso in pasto alle fantasie di tutte le abitanti di ...
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