1. Sorprendente canzonatura


    Data: 28/09/2019, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... quel magnifico condominio, così decisi senza fronzoli per una tuta indossata sul corpo nudo e profumato, scesi con le lenzuola e suonai alla porta di Serena:
    
    ‘Suoni? Ma sei fuori? Non sai che le porte sono sempre aperte?’ – mi comunicò Serena accogliendomi con un grido dall’interno.
    
    ‘Era chiusa non più tardi di mezz’ora fa’ – le risposi io vivamente stizzito.
    
    ‘Aveva una buona ragione per essere chiusa’ – replicò lei con un tono beffardo deridendomi di proposito.
    
    ‘Allora sei proprio dispettosa e indisponente’ – la rimproverai io schernendola volutamente.
    
    ‘Figurati che dispiacere e che dispetto. Le &egrave successa la stessa cosa che &egrave accaduta a me stamattina e non ti sei scandalizzato neanche un poco’.
    
    ‘Lasciamo perdere. A proposito del ragazzo, hai visto che cos’ha fatto?’.
    
    ‘Sì, ho visto e ho anche sentito. Sai che domani &egrave il suo diciannovesimo compleanno?’.
    
    ‘Certo, so anche che hai una voglia dissennata e stravagante di farlo divertire. Questo &egrave assolutamente evidente. Hai fatto presto ad ambientarti, signorino’.
    
    ‘Tu stessa vedrai addirittura che cosa sarò capace d’inventare’.
    
    ‘Dove vuoi celebrare la ricorrenza? Da te? Da me? Da Paola o da Edo?’.
    
    ‘Eh no, Edo &egrave troppo per la prima volta. Non ho intenzione di violentarlo questo povero ragazzo’.
    
    Sentii alle mie spalle il sopraggiungere di qualcuno che era entrato senza farsi annunciare, poiché era un’abitudine del condominio.
    
    ‘E tu, che sorpresa? Che cosa fai ...
    ... qui? Non eri super impegnata stamattina?’ – brontolò Serena in maniera inattesa.
    
    ‘Ho pensato un po’ alla festa per Tullio’ – esordì Paola, che indossava una lunga tunica variopinta e aveva fermato i capelli in un enorme turbante d’asciugamano di spugna.
    
    In quel frangente scoppiammo a ridere tutti e tre, perché era bastato un lieve e insignificante ‘la festa’, per mettere in moto i nostri cervelli assetati di nuove situazioni e di smaniose quanto lascive e inedite congiunture.
    
    ‘Indossando questa roba d’anteguerra mi &egrave venuto in mente di fare una festa un po’ nello stile degli antichi romani, un po’ con l’harem e un po’ con un bordello di lusso’.
    
    ‘Niente marziani?’ – sussurrai a Serena, mentre Paola continuava a raccontarci i suoi pensieri.
    
    ‘Non ti piace l’idea Heloìsa?’ – si bloccò la mia ragazza.
    
    ‘No, dai stavo scherzando, mi sembra che ci sia mezza storia dell’umanità nella tua festa’.
    
    ‘Idea straordinaria’ – urlò balzando in piedi Serena.
    
    ‘Prima di tutto ci occorre una casa grande con diverse camere, poi organizzeremo la parte alimentare, però non ci vorrà molto. Io metto sotto le ragazze al bar e mi faccio preparare qualche panino e delle tartine’ – le fece eco Paola.
    
    ‘In quanto ai vestiti dobbiamo arrangiarci. Tu hai sempre parecchi indumenti che non metti mai, per cui potresti fare la costumista’ – mentre Serena la squadrava con un’espressione perplessa.
    
    ‘Non dobbiamo sciuparli, sì oddio, magari un po’ d’acqua, di cibo, d’olio e perfino di ...
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