Natale 1972
Data: 05/09/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Aramis, Fonte: EroticiRacconti
... davvero sorprendente. I bordi erano morbidi.
Gli misi il calibro contro la pelle del pube e misurai il suo cazzo pallido e rosa.
"Diciassette centimetri."
"Non male per un bambino."
Rise Fabio.
"Vaffanculo, anormale."
Ora toccava a me essere misurato, mi domandai chi si sarebbe offerto volontario. Di solito era Michele che anche questa volta tese la mano e aspettò che io gli consegnassi il calibro
Glielo diedi e mi alzai in piedi.
Guardai in basso e vidi la mia scia di peli sullo stomaco leggermente abbronzato, la chiazza di peli pubici marroni ed il mio uccello che sporgeva. Sapevo che era lungo poco più di quindici centimetri, ma ero più che disposto a lasciare che qualcuno lo misurasse.
Michele si inginocchiò, mise il calibro contro il mio pube e girò la rotella.
"Sedici centimetri".
"Quindi Daniele è quello che ce l’ha più piccolo in questa stanza."
Disse Fabio.
"Quindi mettiti in ginocchio e succhialo!"
Esclamò Daniele.
"Perché? Io sono il più grosso, dovreste adorare tutti il santuario e succhiare il mio."
"Nessuno potrebbe succhiarlo, soffocherebbe da morirne."
Rise Michele.
"Solo la punta, anche se potresti soffocare a morte quando ti faccio esplodere il mio enorme carico in gola."
"Scommetto che non sei in grado di sparare abbastanza per soffocare qualcuno."
Rispose Daniele.
"Errore, posso sparare abbastanza da soffocare un elefante."
"Corrado probabilmente può superarti, è stato il primo a venire ...
... ed è stato sempre il più copioso."
Non per vantarmi ma era vero. Primo, e soprattutto il più abbondante. Ma era stato quando Michele non aveva ancora iniziato ad eiaculare e Daniele stava a malapena sparando qualcosa. Inoltre avevo superato a malapena Fabio per la maggior parte del tempo.
"Spari ancora quegli enormi carichi?"
Mi chiese Fabio.
Sentii la mia faccia diventare molto calda, capivo che stavo arrossendo. Cercai di non sorridere mentre annuivo. Cercai anche di non guardare le erezioni ritte intorno a me. Voglio dire, adoravo tutto quello ma non volevo che lo capissero. Per non parlare del fatto che ero omosessuale.
Sentii come se ci fosse uno spostamento d'aria o qualche cosa del genere. Eravamo tutti lì, col cazzo duro, che ci guardavamo. Era passato più di un anno dall'ultima volta che avevamo fatto qualcosa di così sexy insieme. Sentii di nuovo quell'elettricità nell'aria. Tutti ridacchiavano e si guardavano intorno con l’uccello in mano.
"L'ultimo che spara sarà lo schiavo?"
Chiese Fabio.
Abbiamo iniziato a menarcelo.
Io ero accanto a Daniele e Michele e Fabio era di fronte a me.
Ci stavamo tutti guardando. Li avevo sempre guardati quando avevamo fatto quelle cose. Loro a volte avevano gli occhi chiusi e a volte si guardavano intorno. Quel giorno si guardavano intorno, sorridendo, ridendo. E vi assicuro che faceva molto caldo!
"Vediamo chi spara di più."
Disse Daniele.
"O il più lontano."
Affermò Michele.
"L'ultimo a ...