1. Adam vince sempre


    Data: 16/04/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Tanuus, Fonte: EroticiRacconti

    ... inveì contro di me: "Ehi sfigato! Hai finito di segarti quell'insulso pisellino di cui non frega niente a nessuno? Non hai ancora capito che qui l'unico cazzo che conta davvero è quello che hai davanti alla faccia? Dimostragli più rispetto e concentrati su come soddisfarlo!" Aveva perfettamente ragione, la mia era stata una disattenzione grave. Dovevo riuscire a controllare meglio il mio corpo perché il pieno appagamento sessuale doveva essere prerogativa esclusiva di Adam. Spettava solo a lui, non a me. Mi portai le braccia dietro la schiena e continuai a succhiare. Poco dopo fu lo stesso Adam ad interrompermi: "Vedo che te la stai spassando alla grande, ma se non ti dispiace io adesso andrei avanti con loro. Altrimenti poi se la prendono con me, capisci? Se ti va di continuare ad usare la lingua ci sono i miei piedi, quelli li lascio a te, ok?" Non me lo feci ripetere due volte e mi ci precipitai. "Sì ma aspetta un attimo, cazzo! Dammi il tempo di sedermi!" Si accomodò stravaccato su una poltroncina e fece cenno alle ragazze di raggiungerlo. Loro gli montarono addosso e ricominciarono a baciarlo con una passionalità via via più intensa. "Avete preso la pillolina bambine?" "Sì, sì" assicurarono entrambe. "Ottimo, perché stasera non ho proprio voglia di gomma attorno al cazzo". Nel frattempo io cominciavo a prendere confidenza con il suo sudaticcio e odoroso piede sinistro. Nel giro di pochi minuti, le ragazze si spogliarono dei pochi indumenti che ancora celavano le loro ...
    ... grazie, per offrirle in dono al loro maschio, che si trovava completamente immerso in questa dimensione paradisiaca. Una per volta, le ragazze si disponevano a gambe divaricate al di sopra del carnoso obelisco e con movimenti sinuosi si facevano penetrare. Nei loro mugolii libidinosi si poteva avvertire il piacere dirompente che si insinuava nelle loro membra. Chissà per quanto tempo avevano bramato quel corpo.
    
    Alcuni minuti più tardi, Adam decise che era arrivato il momento di prendere in mano le redini del gioco e si alzò in piedi. Sta volta io mi feci subito da parte per non essere in alcun modo d'intralcio. Condusse Diana e Angelina sull'erba fresca e soffice del prato. Le fece posizionare carponi, una di fianco all'altra, con il bacino anteverso, in maniera da esporre il più possibile le loro candide intimità. Lui si collocò in ginocchio dietro di loro. Quello che si trovò ad ammirare era uno spettacolo che non poteva lasciare in alcun modo disinteressato un maschio eterosessuale. Era un banchetto succulento, magnificamente imbandito, che aspettava solo di essere consumato. Ed era tutto per lui. Proprio quando meno me l'aspettavo, si rivolse a me: "Samuel, vieni qui". Mentre mi parlava, non distoglieva lo sguardo dalle sue due prede inermi. "Chi ti ha detto di smettere di leccare? Dai su, cerca di renderti utile e di dare un senso alla tua presenza". Io non proferii parola, ma in realtà, non aspettavo altro. Mi sentivo sinceramente onorato di poter dare il mio contributo ...