Le fisime di lara 2
Data: 07/04/2019,
Categorie:
Etero
Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69
... padrona della fabbrica; io cercavo di riparare gonne e maglioni per sfruttare al massimo il ricco guardaroba che mi aveva consentito il benessere; passavo le serate alla tv quasi sempre da sola; l’illusoria speranza di tornare con lui frenava anche i pensieri di lussuria.
Avrei voluto tornare vergine, per lui; invece, la fama che si era sparsa, delle mie scopate libere, mi esponeva al rischio di proposte oscene; preferivo defilarmi per non affrontare strane situazioni; di Mario sapevo assai poco e solo per il tramite di Luana che mi avvertì che un’altra tegola mi era caduta addosso; lui aveva ripreso gli studi che io avevo ritenuto inutili ed ostacolo alle affettuosità che ritenevo mi fossero dovute.
Accusandolo di trascurarmi per completare il corso di laurea, gli avevo impedito di discutere la tesi, ultimo impegno; Ersilia lo spinse, gli pagò le tasse arretrate e lo fece laureare; subito dopo fu nominato dirigente di settore, come aveva previsto la lesbica; ne fui felice, paradossalmente, ma non potei neppure comunicarglielo; mi andavo lentamente rassegnando alla fine di ogni illusione, quando qualcosa intervenne a scuotermi dalla delusione.
In una riorganizzazione del personale, a me ed a Luana fu offerto di passare dalla catena di montaggio al ruolo di segretaria di uno dei dirigenti; a lei capitò un giovane rampate addetto alla ricerca e a me un bonario anziano dell’amministrazione; capimmo che Mario aveva esercitato il suo potere per portare più vicino due ...
... persone care; almeno lo sperai, per sentirmi tra le sue amicizie.
Professionalmente, aveva raggiunto l’apice del successo a cui poteva aspirare; me ne sentivo orgogliosa e la coscienza che il suo trionfo segnasse la sconfitta clamorosa dei miei equivoci non turbava la dolcezza di vederlo realizzato, nonostante me, mi veniva fatto di aggiungere; qualcosa ancora lo turbava; e gli amici del cuore lo vedevano continuamente rimpiangere forse qualcosa perduto e desiderare quel che gli mancava.
Ersilia, dopo avere sfruttato a lungo la sua baldanza giovanile, lo aveva scaricato per dare posto ad un nuovo stallone scalpitante; mettendo a buon frutto le sue qualità indiscusse, lo aveva sistemato in un ruolo di piccolo potere che potesse soddisfare le sue ambizioni; ma emotivamente e sentimentalmente si trovò presto a fare i conti con un vuoto che aveva sempre deprecato e che ora gli si materializzava concreto.
Sapevo che non era facile propormi per riprendere il ruolo di compagna che avevo disatteso clamorosamente; per questo non pensavo neppure in teoria di chiedergli di riprendermi con se; ancora una volta lasciai che le castagne dal fuoco le togliesse qualcun altro, nello specifico la solita Luana con la quale mi trovai spesso a parlare del comune amore; io ero convinta che la donna giusta per stargli accanto in quella corsa al successo, fosse lei, che sapevo innamorata nella maniera e al punto giusto.
Il punto di rottura era segnato dalla scelta di libertà; nella coscienza ...